Questo è l'anno delle isole, prima la Sicilia, poi le isole Eolie con Lipari, Salina, Filicudi e Stromboli. Ci siamo quindi spostati in Sardegna, e oggi siamo andati a vedere le isole di San Pietro e di Sant'Antioco che si trovano all'estremo SudOvest della Sardegna.
Questo è stato il nostro percorso, fatto in auto e completato in un giorno.
Partenza la mattina da Cagliari verso Iglesias sulla SS130 e poi fino al mare sulla costa occidentale. Vicino ad Iglesias passiamo vicino al complesso minerario di Monteponi, oramai in disuso.

In prossimità della costa si notano gli effetti del vento prevalente di questa costa, il Maestrale.
Gli alberi sono sempre più radi e vengono sostituiti da cespugli, quelli che sopravvivono mostrano, quasi con sofferenza, la loro capacità di resistere ad un vento che nato nel Golfo del Leone arriva ancora prepotentemente sulla costa sarda.

Risaliamo la costa fino a Masua con i suoi faraglioni e il Pan di Zucchero. L'acqua è cristallina.
In lontananza, sul mare tra Fontanamare e Porto Paglia si intravedono le reti di una tonnara, ma le tonnare sono state tutte trasformate in alberghi. La mattanza è un avvenimento del passato, oggi i tonni si catturano e si tengono in appositi recinti/reti per poterli vendere non appena il mercato lo richiede.

Continuiamo a scendere lungo la costa fino a raggiungere Portoscuso, qui, dal porto industriale di Portovesme raggiungiamo in traghetto la città di Carloforte sull'isola di San Pietro.
Molto graziosa, con uno splendido lungomare. Ci addentriamo per le strette viuzze interne fino a raggiungere le mura del castello. Sembra di essere in Liguria, e le targhe delle strade ci aiutano in questa suggestione.

Andiamo in auto fino alla punta a Nord, dalla quale si vede bene l'isola Piana, pochi o niente alberi, la sua tonnara trasformata in albergo, il tutto sotto un incessante Maestrale.
L'isola ha limitate risorse idriche, molti i serbatoi sulle case. Pochi alberi, prevalentemente fichi o alberi che chiedono poca acqua. Le coltivazioni, scarse, sono solo sul fondo delle piccole valli.

Ci spostiamo ad ovest, fino a Capo Sandalo con la sua alta scogliera. (il faro)

Li vicino scendiamo a Cala Fico, una stretta insenatura rocciosa, un camper, un piccolo bar con qualche cliente e qualche gabbiano che gira tra i tavoli in cerca di briciole. Anche qui un mare limpido.

Oramai tardo pomeriggio, abbiamo finito di visitare anche il lato Sud dell'isola. Ci imbarchiamo e da Carloforte andiamo a Calasetta, sull'isola di Sant'Antioco.
Una breve visita alla zona centrale fino alla torre circolare che sovrasta la cittadina, e dalla quale si vede il porto.

L'isola di Sant'Antioco è unita alla terraferma da un istmo.
Riprendiamo facilmente la nostra strada verso Cagliari. Volevamo rientrare costeggiando la costa a Sud, passando per Teulada, e poi le spiagge di Chia , Nora, etc. ma perdo un bivio e ci ritroviamo, oramai all'imbrunire, nelle vicinanze di Cagliari e cosi rientriamo in orario per la cena.