Benvenuti

Benvenuti

sabato 25 aprile 2009

I Forti di Genova

Ancora una volta abbiamo avuto una bella giornata per la nostra escursione.

Da qualche tempo avevamo concordato con Aldo e Rita di andare a visitare i forti di Genova.
Con Patrizia, abbiamo fatto una breve ricerca su internet e trovato delle indicazioni per un "Giro dei forti di ponente in auto", che ci e' sembrato appropriato perche i nostri amici non sono dei camminatori e le previsioni meteo davano qualche possibilita' di pioggia.

La guida suggeriva di raggiungere prima il Forte Belvedere, e poi in auto spostarsi per visitare Forte Crocetta, Forte Tenaglia, Torre Granarolo, Forte Begato, Forte Sperone, Forte Castellaccio, tutto in auto con brevi spostamenti a piedi. Scopriremo di persona che le indicazioni erano inadeguate cosi come le indicazioni trovate in loco.
Qui sotto il percorso suggerito

Partiamo
Ci siamo spostati con l'auto di Aldo, che conoscendo Genova aveva migliori possibilita' di non sbagliare strada. L'inizio non e' stato molto buono, abbiamo girato e rigirato alla ricerca della "salita Millelire" indicata come inizio del percorso, per poi scoprire che una parte della salita e' costituita da scalini, impraticabili in auto, abbiamo poi optato per l'alternativa di Corso Belvedere che ci ha portato al primo appuntamento, il Forte Belvedere.
Lo abbiamo cercato invano, a una verifica successiva penso che ne avremmo visto una parte solo salendo a piedi dalla salita Millelire, ma sul momento abbiamo deciso di procedere oltre.

Qui sotto la mappa del percorso fatto a piedi
Il primo segnaposto a sinistra e' la partenza a piedi da Corso Belvedere, il segnaposto successivo e' l'arrivo, sempre a piedi, e anche il luogo dove abbiamo pranzato al sacco.

Abbiamo fatto lo stesso percorso all'andata e al ritorno, le due tracce si intravedono nell'immagine qui sotto.

Questi i dati del percorso a piedi, solo andata. Distanza totale, tempi e dislivello sono da raddoppiare per tutto il percorso, quindi un totale di circa 7 km percorsi in poco piu' di 4 ore.
Niente male per la nostra Rita

Anche questi grafici si riferiscono alla sola andata

Dopo aver rinunciato a trovare Forte Belvedere, ci dirigiamo verso Nord per trovare le altre mete, cosi' facendo ci allontaniamo dall'auto e dalle nostre provviste di cibo e acqua.

E' una bella giornata fresca che ci invoglia ad andare, dopo 20 minuti incontriamo il

Forte Crocetta

procediamo lungo il sentiero
ma lungo il percorso non troviamo altri forti o torri



Abbiamo trovato il sentiero principale ben segnalato da un cerchio rosso, ma le deviazioni laterali per raggiungere alcune delle mete sono assenti. Qualche indicazione la abbiamo raccolta dagli occasionali passanti.



Torre Granarolo, questa e' l'ultima meta che visitiamo nel percorso a piedi
Sono passate circa 2,5 ore, e vicino alla Torre Granarolo incontriamo una strada asfaltata, (parte di quel percorso in auto che avevamo pianificato). Considerato il percorso che ci separa dall'auto, decidiamo di ripercorrere il sentiero tra i boschi per arrivare all'auto.

Non lontano dall'auto, c'e' un tranquillo rettangolo di prato attrezzato con tavoli, panche e giochi per bambini. In poco tempo le nostre provviste sono sul tavolo, il tempo si mantiene sereno e noi in tutta tranquillita' e comodita' ci godiamo una pausa ristoratrice e tranquilla.
area picnick


Nel pomeriggio, procediamo in auto verso la Via al Forte di Begato, per proseguire poi sulla Via del Peralto e Via del Castellaccio.

Queste le immagini del panorama:
Genova lato Est

Genova lato Ovest

Per vedere meglio le immagini aprite la fotografia in una pagina separata cliccando 2 volte sull'immagine.



Un forte, per il momento senza nome

anche questo ignoto


Forte Begato


porta di Forte Castellaccio


Qui finisce il nostro giro, ci ripromettiamo di ripetere questa escursione in una altra occasione e di includere altre fortificazioni, possibilmente anche il Forte Diamante.

mercoledì 22 aprile 2009

Dati GPS a confronto (aggiornato)

Nel blog precedente accennavo alla precisione del GPS e della conseguente attendibilita' dei dati registrati durante l'ultima escursione da Rocchetta Nervina ad Airole.

Come accennato, qualche mese addietro, per rilevare i dati del percorso uso un GPS + telefono.

Il GPS non ha display, rileva i dati ricevuti dai satelliti, li elabora e ogni secondo li trasmette via bluetooth. Il telefono riceve i dati e li memorizza facendo un primo filtraggio, in questo momento e' impostato per registrare il dato solo se questo e' stato rilevato a + di 100m dal precedente, oppure sono passati 90" dal dato precedentemente memorizzato.

Una volta rientrato a casa, collego il telefono al PC, scarico il relativo file che poi utilizzo per fare il grafico del percorso e i grafici.

Nella escursione di Rocchetta Nervina - Airole, il sistema GPS+Telefono ha registrato 754 punti.
(dopo una prima ripulita, perche' durante il pranzo e durante la foto di gruppo ha registrato il mio girovagare in un'area di una decina di metri producendo due piccoli grovigli).

I dati "originali" sono rappresentati dalle seguenti tabelle e grafici.



Come si puo vedere i grafici evidenziano un continuo variare di altitudine che si traduce in una differenza di altitudine percorsa di +1373m, e -1390m.

Ora, considerando che l'attuale sistema GPS ha una precisione orizzontale di circa 10 - 15m, e' improbabile che abbia potuto registrare correttamente variazioni di posizione inferiori ai 10m, conseguentemente anche i dati relativi al dislivello non sono attendibili.

Secondo il programma della escursione, avremmo dovuto percorrere un dislivello di +664m, e -740m, ma il giorno dopo l'escursione, le mie gambe si lamentavano ancora, e cosi ho cercato di avere una misura piu' vicina alla realta'.
Ho filtrato i dati del GPS in modo da scartare punti all'interno di 50m, sono rimasti 151 punti che hanno generato questi grafici:


Come si puo' vedere i grafici hanno perso buona parte del dettaglio.
Gli altri dati sono praticamente rimasti invariati, tranne la lunghezza totale che risulta leggermente inferiore e sopratutto il dislivello che e' diminuito del 60% portandolo a circa 950m.

Da notare che il GPS non misura l'altitudine, ma la calcola rispetto all'ellissoide ideale della superficie terrestre (secondo lo standard WMG-84).
La precisione del calcolo varia a secondo del costruttore del GPS e del numero di satelliti visibili, alcuni costruttori dicono che la precisione orizzontale varia entro i 10m-20m nel 95% dei casi (questo vuole dire che nel 5% i dati possono essere completamente inattendibili).
La precisione altimetrica viene indicata in circa 1,5 volte la precisione orizzontale, ovvero tra i 15m e i 30m di dislivello.

Per una misura piu' precisa della altitudine e' necessario usare un altimetro, ma non avendo l'altimetro non posso fare confronti.
Anche l'altimetro ha degli errori di misurazione a secondo del tipo (meccanico - elettronico) e delle condizioni atmosferiche. Una variazione di temperatura dell'aria di circa 20-25 gradi comporta un errore che puo' arrivare a 30m, ma in condizioni di tempo stabile la precisione dell'altimetro e' migliore di quella del GPS.
Probabilmente le cose andranno meglio quando sara' disponibile il sistema GPS Europeo, Galileo.

domenica 19 aprile 2009

Escursione da Rocchetta Nervina ad Airole

Questa volta vi racconto l'escursione fatta nell'entroterra di Ventimiglia, da Rocchetta Nervina ad Airole. Come consueto partiamo la mattina presto con il gruppo CAI di Altare, siamo in 33 e ci spostiamo con un piccolo autobus. La giornata e' nuvolosa e le previsioni sono per avere un poco di pioggia anche se leggera, ma confidiamo nella nostra buona sorte che fino ad oggi ci ha regalato giornate splendide.

Qui sotto l'immagine del percorso ricavata dal GPS. Ci sono tre segnaposto, a destra la partenza da Rocchetta Nervina, poi il punto di sosta per il pranzo, e per ultimo l'arrivo ad Airole.

Dati tecnici, vi ricordo che l'ora indicata e' quella UTC ed e' necessario aggiungere 2 ore per avere il fuso orario italiano.
L'altitudine di partenza e arrivo sono corrette, l'altitudine minima di 163 mslm si riferisce alla mia discesa ad Airole verso l'autobus.
Ritengo che i dati relativi alla distanza e dislivello siano influenzati dalla attuale imprecisione di un GPS (che e' attualmente compresa tra 5 e 10 m). Il GPS ha registrato piccole variazioni di altezza che in effetti corrispondono al nostro saliscendi ma che si trovano all'interno dell'errore del GPS e quindi suscettibili di imprecisione. Il percorso e i grafici sono ricavati da 754 punti registrati dal GPS.



Qui l'immagine su Google Earth con le quote altimetriche

Qualche grafico

Verso le 09:30 arriviamo a Rocchetta Nervina (225 mslm) e iniziamo la nostra escursione, come sempre iniziando con una salita, dopo pochi minuti inizia una pioggia leggera.

Poche le immagini riprese sotto la pioggia per non bagnare la fotocamera.

Ci dirigiamo verso Ovest e verso il confine con la Francia, lungo il sentiero troviamo delle costruzioni semplici, probabilmente vecchie caserme. Le abbiamo viste anche in altri luoghi di confine e stranamente sono tutte prive di tetto.

Vecchi abbeveratoi
Si sale, ogni tanto un poco di pioggia


Non molto lontano si intravedono montagne innevate. C'e' un leggero vento da Nord e la temperatura e' sicuramente inferiore a 10 gradi.
Anche se la giornata sembra autunnale, la primavera mostra i suoi segnali.

Timo in fiore

Siamo arrivati al passo piu' alto, dove ci fermeremo per il pranzo, purtroppo accompagnato dalla pioggia.

Iniziamo la discesa, ha smesso di piovere





In lontananza Ventimiglia e la vallata del Roja

Oramai tradizionale foto di gruppo






Continuiamo a scendere verso Airole, si intravedono i tetti delle case

Arriviamo giusto in piazza

Dove inaspettatamente ci accoglie il suono della banda

Tutto sommato e' stata una bella escursione e quel poco di pioggia non ha creato problemi, alla prossima (sulla via Francigena)

domenica 5 aprile 2009

Escursione da Riva Trigoso a Moneglia

Oggi 5 Aprile, un'altra escursione con il CAI di Altare. Il percorso si snoda sulle alture prospicienti il mare nella zona Est della Liguria. Partiamo da Riva Trigoso alle 08:30 (a sinistra nella mappa), subito ci inerpichiamo lungo il fianco di una collina fino a raggiungere la Torre di Punta Baffe a quota 245 mslm (secondo segnaposto), breve sosta e poi ancora in leggera salita fino a superare la cresta a quota 356 mslm per poi ridiscendere verso Moneglia. Ci fermeremo ancora una volta per il pranzo al sacco (terzo segnaposto), per poi riprendere la discesa verso il mare, dove arriveremo verso le 13:30, (ultimo segnaposto a destra).
La lunghezza del percorso e' stata di 9 km, percorsi in meno di 5 ore incluso la pausa per il pranzo.







E' una giornata coperta, con nuvole basse e possibilita' di pioggia, sono le 08:30 e iniziamo a salire.
La zona e' stata danneggiata da un incendio, tra i tronchi anneriti solo qualche arbusto.

Riva Trigoso e la fabbrica della Fincantieri e sullo sfondo il promontorio di Punta Manara.


Verso Punta Baffe

La torre saracena di Punta Baffe


Superata Punta Baffe, un panorama della costa lato Est. La giornata e' sempre coperta

Continuiamo sempre sotto un cielo di nuvole basse.

La zona bruciata e' vastissima, tutto il lato Est del promontorio di punta Baffe


Pausa pranzo, il sole riesce a bucare le nuvole, e il buon umore ritorna.

C'e' anche chi riesce a fare un sonnellino incurante del rumore e commenti circostanti.


Ancora qualche fotografia
Una panoramica di Moneglia

Moneglia, la spiaggia


Uno scroscio di pioggia ci raggiunge quando siamo gia' a Moneglia e costringe molti di noi a rifugiarsi nelle gelaterie o bar della zona, per buon gelato o caffe' ristoratore.

Ripartiamo alle 16:00 in autobus , ogni tanto ancora pioggia.

L'autobus attende per 20 minuti il semaforo verde che percorrendo la lunga galleria (ex ferrovia) ci portera' fino a Riva Trigoso, e da qui fino a Carcare dove arriveremo con ancora la luce del sole, grazie all'ora legale.