Ho fatto un poco di pratica con la tastiera di gomma e cerco di raccontarvi gli ultimi avvenimenti, ci sarà ancora qualche errore di battitura, perdonatemi.
Arriviamo in cantiere la prima settimana di Aprile. La mattina in barca ci sono 12-13 gradi, la stufetta elettrica fà il suo dovere, ma con il sole la temperatura è gradevole.
Inizio a scrostare la vernice non aderita, più gratto e più si allarga tanto che alla fine avrei potuto togliere tutto. Devo poi applicare una mano di vernice "aggrappante", rosa per la lo scafo in plastica e verde per le parti metalliche. La vernice antivegetativa sarà di colore blu per lo scafo e nera per l'elica.
Patrizia mi lascia per andare dalla mamma che ha il polso fratturato.
La vernice antivegetativa blu è del tipo che si sfoglia navigando, quella dell'elica è del tipo duro e contiene come repellente del rame.
Alla fine si presenta molto bene, sono soddisfatto del lavoro fatto. Sono anche soddisfatto di quanto fornito dal cantiere, sopratutto i consigli su comme fare e la disponilità.

La notte prima del varo piove, la barca viene sollevata e tenuta sospesa dal travel-lift per consentirmi di applicare la vernice dove c'erano i tacchi. La mattina piove, ma il cantiere ha bisogno di spazio, così, infilate le cerate, Gaia viene trasportata e messa in acqua. Il motore parte al primo tentativo. Oregggio al Marina di Arbatax in attesa di Patrizia e che il tempo migliori.