Siamo in Sardegna da qualche giorno, anzi oramai da più di una settimana, adesso vi racconto.
Questa volta è un viaggio relativamente breve, prendiamo la nave della Moby da Genova, viaggio tranquillo senza storia. Arriviamo ad Olbia ed alle 8:30 siamo sulla terraferma, ancora un'ora di viaggio e siamo a La Caletta.
E' una bella giornata senza vento, l'aria è decisamente primaverile nei campi si vedono già i fiori.
Gaia è li che oscilla leggermente trattenuta dalle cime al pontile, tutto in ordine e perfino pulita (deve aver piovuto ben bene), apriamo qualche boccaporto per far circolare l'aria, poi iniziamo a smontare le vele che porteremo a Cagliari dal velaio per un controllo.
Qui Patrizia mentre sul pontile pieghiamo il fiocco, è un triangolo (quasi isoscele) da 6,5 metri di base e oltre 13 metri di lato.
Ammainiamo anche la randa e smontiamo il relativo lazy bag (il sacco che raccoglie la vela sul boma). La randa è più piccola, ma di poco.

Poi saliamo a Nuoro, la giornata è tersa e l'aria fresca, sui monti del Corrasi e sul lontano Gennargentu si vede la neve ancora abbondante.
L'occasione è importante, i 60 anni di Paolo. Patrizia e Nietta si prodigano in cucina e le aspettative non vanno disattese quando il giorno dopo ci sediamo a tavola.

Alla fine del pranzo, anche il gatto ha un aspetto sonnacchioso, eppure non ha bevuto neanche un poco di cannonau.

Siamo a Cagliari, e faccio qualche giro per la città in attesa che il velaio finisca di riparare la randa, deve sostituire il bordo della inferitura, la parte della vela che si attacca all'albero.
Tutta la parte antica della città si affaccia sull'omonimo porto, molto ampio. Il municipio che si vede nella foto qui sotto, si affaccia sul porto dal quale lo separa la Via Roma, un largo viale con palazzi d'epoca e portici.

Questo è lo stemma del comune di Cagliari, non avevo mai notato che vi fossero raffigurati due giovani tritoni, devo cercare qualche notizia in merito.

Ancora qualche giorno e poi ripercorreremo la strada fatta all'incontrario fino a rientrare a casa.