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domenica 18 novembre 2012

Visita a Saliceto

Oggi, con gli amici del CAI di Altare avremo il pranzo sociale in un ristorante di Prunetto, ma prima andiamo a visitare due luoghi storici della bassa Langa.
Essendo oggi una giornata conviviale, non ho portato la macchina fotografica, e mi devo accontentare delle immagini fatte con il telefono o di immagini raccolte sulla rete.

Prima il castello di Saliceto



Il Castello fu edificato nel 1588 e posseduto dai Marchesi del Carretto. Si presenta come imponente maniero di forma quadrangolare, rafforzato da 4 torri, di cui una andò distrutta durante l'assedio spagnolo del 1600. Dalla corte interna si accede, mediante uno scalone loggiato al piano seminterrato, forse un tempo sede di una cappella, dove si possono ammirare affreschi di pregevole fattura, forse opera di Taddeo Di Bartolo. Il Castello fu distrutto in parte dagli spagnoli nel 1689.

A circa 400 metri si trova la chiesa di San Lorenzo


Chiesa che per la sua storia e in particolare per i suoi bassorilievi suscita notevole interesse e discussione in relazione a possibili legami con i Templari.
Ma preferisco fare un copia incolla da wikipedia, alla quale vi rimando per maggiori dettagli.

In tal modo Saliceto fu annesso al Marchesato di Finale con Paroldo. Subito dopo, nei primi anni del Cinquecento, fu coinvolto in un intenso rinnovamento edilizio, che raggiunse l'apice con la costruzione della nuova parrocchiale di San Lorenzo, monumento nazionale per la straordinaria architettura rinascimentale, pari se non superiore allo stesso duomo di Torino, edificata sul luogo dell'antica pieve di Santa Maria. Un'opera d'impronta bramantesca voluta dal marchese - cardinale Carlo Domenico Del Carretto, sicuramente il più notevole rappresentante della casata finalese, amico tanto del papa Giulio II quando del re di Francia Luigi XII e, probabilmente, di Leonardo da Vinci durante i suoi soggiorni presso la corte francese. Era anche fratello maggiore di Fabrizio Del Carretto, in quegli anni gran maestro dei Cavalieri di Rodi. La facciata della chiesa, mirabilmente scolpita, presenta molteplici e raffinate figurazioni decorative a bassorilievo, dove spiccano sirene dal seno scoperte, salamandre (ritenute un animale ignifugo), l'araba fenice, il pellicano che nutre i propri piccoli con il proprio sangue e, soprattutto, bassorilievi emblematici e misteriosi come un enigmatico "Bafometto" (l'idolo che i Templari erano accusati di adorare) esattamente come descritto da Guglielmo da Nogaret, gran cancelliere del re di Francia e loro massimo accusatore: enormi baffi e zampe da caprone. È collocato alla sommità della lesena all'estrema destra della facciata

Come consuetudine, la visita e' stata ben organizzata, e avevamo il piacere di essere accompagnati da due persone che ci hanno accompagnato con riferimenti storici e la individuazione dei particolari piu' significativi.




 


Lasciata Saliceto, dopo pochi chilometri, nella contrada Lignera visitiamo la meravigliosa chiesa di San Martino

Tra gli altri monumenti salicetesi figura la chiesa di San Martino in località Lignera, dal mirabile campanile romanico, altro monumento nazionale, di difficile datazione, risalente probabilmente al XI secolo, se non più antico. È uno scrigno prezioso che custodisce all'interno raffinati affreschi tardogotici. In questa chiesa il presbiterio, mirabilmente dotato di affreschi risalenti al XV secolo, è grande quanto la navata e nelle raffigurazioni spicca la storia della vita di San Martino, elaborata da anonima mano pittorica straordinariamente felice. Mirabile e dinamico, soprattutto, lo scontro equestre con "cavalli ridenti". Inoltre, alla sommità dell'arcata gotica, spicca lo stemma dei Del Carretto: 5 bande diagonali rosse su campo d'oro, sormontato da nera aquila imperiale, adiacente alla "mandorla" del "Cristo Pantocratore" benedicente.

 Qui il campanile, "raddrizzato" in fase di costruzione

 E queste le immagini dei meravigliosi affreschi



La chiesa e' stata restaurata recentemente, anche le chiavi del portale sono state ricostruite. 

La giornata si conclude in allegria con le gambe sotto il tavolo e nel piatto pietanze tipiche del basso piemonte ed i suoi vini.

domenica 14 ottobre 2012

Escursione nella valle del Roya francese

Oggi il tempo é stato veramente generoso, siamo sull'autobus che ci riporta a casa e piove a dirotto.
Dopo molti mesi di inattivita questa é stata la prima uscita, e si vedeva! Abbiamo percorso 12,1km da Fontan a Saorge fino a Breil, con due salite mozzafiato, e non solo per noi.


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La mattina e' ancora freddo, rifornimento d'acqua




Saorge









Le nuvole scure del temporale tolgono i colori al panorama, ripreso dall'autobus al rientro.


Qualche Numero:
- altitudine minima:  312 mslm
- altitudine massima: 694 mslm
- altitudine media:     503 mslm
- totale in salita:      805 m
- totale in discesa:   756 m
- altitudine alla partenza 312 mslm
- altitudine all'arrivo: 361 mslm
- velocita massima  8,4 km/h
- velocita media in salita 4,4 km/h
- velocita' media in discesa: 4,4, km/h
- data dell'escursione
- ora inizio: 11:23:12
- ora fine:   18:32:19
- tempo totale: 7h 9m
- tempo in salita 3h 20m
- tempo in discesa 2h 58m
- tempo in piano 49m
- distanza totale: 12,4 km
- distanza in salita: 5,1 km
- distanza in discesa: 5,2 km
- distanza in piano: 2,1 km

alla prossima



giovedì 11 ottobre 2012

Salone nautico di Genova

Oggi sono andato a Genova con Giorgio per vedere il salone della nautica. Al mattino bel tempo ma il pomeriggio tanta pioggia. Una fiera a ranghi ridotti, solo grandi nomi, sono spariti i piccoli, molte delegazioni di luoghi turistici o marina. Un solo del nord Africa, uno della Grecia, uno dalla Turchia, pochi dalle coste italiane. Per le barche a vela qualche novita', scafi piu' larghi, le piu' affollate quelle sotto i 10 metri. Molti gommoni, tutti uguali. In genere almeno un 30% in meno di visitatori, rispetto allo scorso anno. Sopratutto una nautica a tanti $$$ che ancora una volta snobba i piccoli.
"inviato da smartphone"

domenica 23 settembre 2012

Trasferimento da La Caletta ad Arbatax

Quest'anno la barca và in cantiere ad Arbatax, così la mattina del 19 Settembre, in compagnia di Mario, Franco e Daniele, facciamo il trasferimento.
Sveglia alle 0600, colazione e poi si salpa, sono già le 0650. Albeggia ma è il cielo è parzialmente coperto e non vediamo il sole sorgere dal mare, in compenso il mare è calmo e procediamo a motore a circa 6,2 nodi. La barca ha il timone duro da manovrare, e questo non ci consente di andare a vela, perchè richiederebbe un controllo continuo della direzione, oltre alle virate per cercare il giusto compromesso tra la rotta e la direzione del vento, che a dire il vero, questa mattina è assente.
Alle 0720 siamo al traverso del paese di Santa Lucia, con la sua caratteristica torre tra le case.
Siamo troppo veloci per pescare, ma Franco prova lo stesso, potremmo prendere solo pesci da corsa.
Sono le 0800 quando arriviamo a Capo Comino, con il suo caratteristico faro sull'edificio cubico. Andiamo verso Sud, e doppiato il capo, dobbiamo correggere la rotta di circa 10 gradi per procedere lungocosta. Vediamo: Berchida, Capo Ginepro, CalaGinepro, Calaliberotto, etc.
La mia macchina fotografica ha smesso di funzionare e per il momento non ho immagini da mostrare.
Procediamo fino alle Rocce Nere ed entriamo nel golfo di Orosei. Ieri sera avevamo deciso di fare una deviazione verso Calaluna, ma avevamo appena preso la direzione che un problema al sistema motore+elica ci fa desistere, la barca rallenta e sembra che l'elica giri a vuoto. Dopo qualche verifica, riprendiamo la navigazione a velocità ridotta sulla rotta più breve per Arbatax, dove arriviamo verso le 1500. Alle 1600 la barca è a secco in cantiere.
Durante la giornata il tempo è migliorato, fino a regalarci molte ore di sole, cosi è stato possibile fermarsi per un bagno.
Dopo una ispezione alla parte immersa, scopro il motivo del malfunzionamento: l'elica ha il parastrappi rovinato. Un altro lavoro da aggiungere alla lista $$$$.

Ho potuto verificare che il sistema di trasmissione automatica della posizione della barca funziona, ma richiede che la barca sia in una zona di ricezione del segnale telefonico, cosa che non è disponibile nella zona di Capo Montesanto. (Cliccando sulla mappa del blog, in altra finestra si apre tutto il percorso)

Venerdi sera, dopo aver svestito la barca di vele e cime per prepararla all'inverno in cantiere, siamo andati a Cagliari dove ci tratterremo per qualche giorno.

lunedì 17 settembre 2012

Aggiornamento

Sulla parte destra del Blog ho aggiunto una piccola mappa che visualizza la posizione di Gaia.
E' ancora in fase di prova. L'intenzione è quella di visualizzare automaticamente la posizione della barca.
Mercoledi faremo il trasferimento da La Caletta ad Arbatax e vedremo se funziona come previsto.

Da La Caletta ad Arbatax ci sono circa 42 miglia marine che contiamo di percorrere in circa 6-7 ore.
Partenza all'alba e arrivo nel primo pomeriggio.

lunedì 10 settembre 2012

Sardegna

Dopo una settimana passata a Cagliari, siamo nuovamente a La Caletta.

Al nostro rientro abbiamo dovuto stendere ad asciugare degli indumenti, libri, manuali, e CD; non avevo chiuso bene un osteriggio e l'acqua piovana della scorsa settimana è entrata prima in uno stipetto, poi giù per i ripiani fino a raccogliersi in sentina.

Nonostante il cuscinetto inferiore dell'asse del timone sia praticamente immerso in olio, la sua manovra è sempre dura e sarà uno dei lavori da fare in cantiere.

La temperatura è più fresca, la mattina siamo sui 22 gradi, mentre durante la giornata si raggiungono i 27 gradi. Il pomeriggio si addensano delle grandi nuvole temporalesche, che poi si dissolvono a tarda serata non prima di averci regalato qualche goccia d'acqua.

Il tender mi ha concesso una tregua, i tubolari rimangono gonfi, ma il fondo si sgonfia anche se lentamente.


Le immagini sono di una barca da regata di Gaetano Mura.
Tutto ridotto all'essenziale.


martedì 28 agosto 2012

Che tempo splendido

Fino ad oggi le condizioni metereologiche sono state ottime, solo due giorni di scirocco caldo umido e uno di maestrale, ieri e oggi un leggero vento da nord, che lentamente ruota in senso orario (normale nell'emisfero nord) fino a diventare nel tardo pomeriggio un grecale.

Siamo ancora stanziali, ho affogato nell'olio il cuscinetto inferiore dell'asse timone, speriamo che faccia effetto. Nel frattempo domani andiamo a Cagliari per qualche giorno.

Si avvicina la fine del mese, e i nuoi arrivi in porto si diradano, ieri erano 6 o 7, e sono ripartiti questa mattia, ma questa sera non è arrivato nessuno.




martedì 21 agosto 2012

Caldo

Oggi vento di scirocco, che aggiunge umidità agli attuali 32 gradi. La notte rinfresca e si dorme bene. Questa mattina, il PC si é bloccato per il caldo.
"inviato da smartphone"

Ormeggio stabile

Da qualche giorno la barca é invelata e le cime, le drizze e le scotte fremono al vento, ma non possiamo navigare. Il sistema del timone é quasi bloccato. La causa sembra essere un eccessivo attrito nella boccola inferiore, accessibile solo alando la barca. Continuo a provare, almeno a ridurre il problema.
"inviato da smartphone"

lunedì 6 agosto 2012

Partiam, partiam

Con i lavori in via di completamento, abbiamo acquistato il biglietto per andare in Sardegna. Partenza venerdi molto presto, questa volta prenderemo la nave della Corsica Ferries che da Livorno ci portera a Golfo Aranci, navigazione diurna.

"inviato da smartphone"

sabato 2 giugno 2012

San Gimignano - Volterra e Piombino - Populonia

Ancora una escursione in Toscana con il gruppo del CAI di Altare. Tutto in tre giorni.
Come al solito: partiamo molto presto, e arriviamo piu' tardi del previsto, cosi perdiamo un appuntamento con una persona del posto che ci doveva accompagnare, ma la ritroveremo domani.


I sentieri sono segnati in modo approssimativo, non ci sono molti riferimenti e ad uno sguardo superficiale come il nostro, le belle colline toscane appaiono tutte uguali.

Qui sotto il percorso del primo giorno, sono in tutto 13km e includono anche il breve tratto fatto in autobus da San Gimignano alla partenza a piedi segnata dal segnaposto verde.
Il percorso inizia a destra e si conclude a sinistra con un dislivello di 300 metri


All'inizio del percorso un errore di rotta di 180 gradi ci fa perdere qualche minuto, ma non il buonumore.


 Alla ricerca di indizi
 


 Colline dopo colline di grano, contornate da miriadi di fiori

Inizia la caccia al fiore piu' bello
 Questo il mio contributo




 Arriviamo in prossimita' di una zona chiamata Senzano, dove l'autobus ci raccoglie e ci porta in albergo.

L'Hotel Foresteria Volterra si dimostrera' una ottima scelta, non troppo lontano dal centro, poco meno di due km, situato in un luogo tranquillo e con un'ottima cucina.

Prima di cena, facciamo due passi fino al centro (altri 2+2km) e' molto bello e fervono i preparativi per la festa di domani.

La sera a cena, tutti fanno il bis della zuppa volterrana e anche il resto della cena e' molto buono, accompagnata da un buon vino, dolce e caffe'.

 La mattina successiva si ritorna in localita' Senzano per percorrere a piedi la seconda parte, quella che ci portera' fino a Volterra.

Questa volta ci accompagnano alcuni volterrani, la mappa che vedete qui sotto e' stata prodotta da Loris con i dati del suo GPS (il mio li ha smarriti)



La partenza e' sulla destra della carta, a sinistra Volterra.

Alcuni nostri amici Volterrani hanno degli impegni, perche' oggi a Volterra si celebra il Palio del Cero, e  hanno degli impegni nell'organizzazione della festa.
Percorriamo tutto il percorso senza soste, che come consuetudine abbiamo abitudine di fare, per osservare qualche particolare interessante, rifocillarci e far riprendere un poco di energia.

Qui tutto il gruppo che include anche i volterrani, tranne Loris che fotografa


Abbiamo stimato un percorso totale di circa 15km, che abbiamo percorso nella sola mattinata, la quota di partenza e arrivo e' praticamente la stessa, ma siamo scesi a valle e risaliti piu' volte.

 Una meravigliosa distesa di papaveri, vicino al fiume Era, poco prima della salita a Volterra


Arriviamo a Volterra verso le 13, alcuni rientrano in Hotel per riposare, una buona parte rimane in citta'
Noi andiamo in un magnifico parco che si trova nella parte alta, e qui (finalmente) addentiamo il nostro pranzo.

Qui sotto il parco




Nel pomeriggio siamo nella piazza dei Priori ad assistere al tiro alla fune tra i quartieri. Ci sono anche gli sbandieratori. La gara si completera' poi nella tarda serata. Non vi sono petardi ne fuochi d'artificio.

Qui un momento della gara


Rientriamo in Hotel per rinfrescarci e per la cena. Dopo cena risaliamo in citta' per assistere alla parte finale della competizione. Sempre a piedi per un totale giornaliero stimato di circa 20km
 



La mattina successiva, in autobus, andiamo fino a Piombino, dove subito iniziamo la nostra escursione lungo la costa che ci portera' fino a Populonia, dopo 9km.





E' una bella giornata di sole e il panorama e' magnifico



Ci fermiamo in questa rada per il pranzo al sacco, e poi fino al litorale di Populonia, dove riprendiamo l'autobus che ci riporta a casa. 

 In tre giorni abbiamo percorso a piedi poco piu' di 40km, avrei preferito camminare un poco di meno ed avere tempo per visitare i paesi e la storia di questi luoghi, ma sara' per la prossima volta...




lunedì 2 aprile 2012

Escursione a Zuccarello

Alle prime luci della mattina, la giornata sembra incerta, nuvole basse, quello che qui chiamano "il marino". Un vento leggero da Sud, che dopo aver catturato l'aria umida e salmastra del mar Ligure la porta sulla terra per molte miglia. Saliamo sull'autobus a Carcare alle 0700, Andiamo a Zucarello, nell'entroterra tra Ceriale ed Albenga. Si tratta di percorrere un anello, con partenza ed arrivo da Zuccarello.
Per noi la prima escursione dell'anno, che si sente subito dopo la partenza, con un dislivello di circa 400 metri.
In genere abbastanza loquaci, si sale quasi in silenzio, il fiato si fa corto e non ne avanza per le parole. Fortunatamente il tempo si mette al bello, arriva un vento leggero da NE che spazza il marino e ci regala una splendida giornata, ancora fresca nelle prime ore, quelle della parte piu' faticosa.

E' il primo Aprile, giorno dedicato agli scherzi, ma nessuno ne ha voglia, cosi come quasi nessuno apre discussioni sul governo, tasse e balzelli vari. Ognuno con la sua spina nel fianco, ma in silenzio, forse per paura di risvegliare le preoccupazioni assopite o solo temporaneamente sospese, in questo clima di incertezze che ci accompagna.

Percorso in senso antiorario
 

 Distanza
 Elevazione

In cima al poggio Ceresa





 Forte Poggio Grande, un giovane cerbiatto o capriolo e' imprigionato dal fossato. Qualcuno avvisa chi di competenza e promettono di venirlo a salvare il lunedi, nel frattempo gli lasciamo bucce e torsoli di mela.




La foto di gruppo