mercoledì 22 luglio 2015
giovedì 16 luglio 2015
11-12-13 Luglio
Il giorno 11 Luglio salpiamo e ci dirigiamo a Nord dove contiamo di incontrare Paola e Sandro a bordo di Lady Laura.
11 Luglio, la rotta completa
11 Luglio, il dettaglio di Porto Finanza e Cala Girgolu
Isola di Molara
Siamo all'ancora a Cala Girgolu, le case
Tavolara al Tramonto
Porto Finanza al tramonto
Dopo il tramonto, si va in visita ai vicini di barca
12 Luglio, da Cala Girgolu a Cala Moresca
Cala Moresca, ad Est di Golfo Aranci.
Patrizia, Paola e Sandro andranno a piedi (1/2 ora) a Golfo Aranci a comprare il pesce in pescheria.
Recentemente i nostri tentativi di pesca alla traina sono stati infruttuosi :-((
12 Luglio, da Cala Moresca a Cala Brandinghi
Partenza da Cala Moresca
La sera, rotta verso cala Brandinghi, sullo sfondo Capo Figari e avanti l'isolotto di Figarolo. Siamo appena transitati nel percorso di entrata delle navi verso Olbia, che il traghetto della Moby ha appena imboccato.
Arrivo a cala Brandinchi
Qui passeremo la notte in rada, con un Maestrale gentile.
Durante la mattina arrivano delle barche uniche. Qui sotto "Zafira", yacht in alluminio, lungo 49,7 metri e chiglia di quasi 10metri, costruito in Nuova Zelanda.
Questa immagine rende meglio le dimensioni, con il marinaio che cala l'ancora.
Questa è la più piccola dei tre super yacht ancorati non lontano da noi. Non sono riuscito a leggere il nome, si legge il numero di registrazione "2GE-078-ND" che dice solo che si tratta di una nave da diporto registrata a Santa Margherita Ligure. Le navi da diporto sono più lunghe di 24 metri.
Anche di questo altro super yacht con bandiera maltese non sono riuscito a leggere il nome, e come dimensioni si posizionava tra le due precedenti.
13 Luglio, da Cala Brandichi a La Caletta
Questo super yacht ci è sfilato d'avanti mentre lasciato Brandinghi ci dirigevamo a Sud
11 Luglio, la rotta completa
11 Luglio, il dettaglio di Porto Finanza e Cala Girgolu
Isola di Molara
Siamo all'ancora a Cala Girgolu, le case
Tavolara al Tramonto
Porto Finanza al tramonto
Dopo il tramonto, si va in visita ai vicini di barca
12 Luglio, da Cala Girgolu a Cala Moresca
Cala Moresca, ad Est di Golfo Aranci.
Patrizia, Paola e Sandro andranno a piedi (1/2 ora) a Golfo Aranci a comprare il pesce in pescheria.
Recentemente i nostri tentativi di pesca alla traina sono stati infruttuosi :-((
12 Luglio, da Cala Moresca a Cala Brandinghi
Partenza da Cala Moresca
La sera, rotta verso cala Brandinghi, sullo sfondo Capo Figari e avanti l'isolotto di Figarolo. Siamo appena transitati nel percorso di entrata delle navi verso Olbia, che il traghetto della Moby ha appena imboccato.
Arrivo a cala Brandinchi
Qui passeremo la notte in rada, con un Maestrale gentile.
Durante la mattina arrivano delle barche uniche. Qui sotto "Zafira", yacht in alluminio, lungo 49,7 metri e chiglia di quasi 10metri, costruito in Nuova Zelanda.
Questa immagine rende meglio le dimensioni, con il marinaio che cala l'ancora.
Questa è la più piccola dei tre super yacht ancorati non lontano da noi. Non sono riuscito a leggere il nome, si legge il numero di registrazione "2GE-078-ND" che dice solo che si tratta di una nave da diporto registrata a Santa Margherita Ligure. Le navi da diporto sono più lunghe di 24 metri.
Anche di questo altro super yacht con bandiera maltese non sono riuscito a leggere il nome, e come dimensioni si posizionava tra le due precedenti.
13 Luglio, da Cala Brandichi a La Caletta
Questo super yacht ci è sfilato d'avanti mentre lasciato Brandinghi ci dirigevamo a Sud
Un pomeriggio a Palau
giovedì 11 giugno 2015
Rientrati a La Caletta da Arbatax
9 Giugno, rientrati a La Caletta, Gaia con la "pelle" lumiosa e vellutata che le consentirà di muoversi nell'acqua con meno atrito.
Qui la rotta, ci siamo avvicinati di più alla costa nel primo tratto
Un'altra vista dell'isolotto di Santa Maria Navarrese
fine
Qui la rotta, ci siamo avvicinati di più alla costa nel primo tratto
Un'altra vista dell'isolotto di Santa Maria Navarrese
fine
giovedì 4 giugno 2015
6 Giugno sveglia alle 03:00 direzione Sud
Domani mattina, molto presto, trasferiamo Gaia in cantiere ad Arbatax per rinnovare la protezione antivegetativa dello scafo.
Ci svegliamo presto, ma quando partiamo è l'alba e si distinguono i contorni.
Assenza di vento per tutta la navigazione, quindi tutto a motore, una rotta rettilinea. Arriveremo ad Arbatax alle 10:00 come previsto, ma dovremo aspettare ancora due ore che il travel-lift si renda disponibile.
Il mare è uno specchio, qui Capo di Monte Santo alla estremità Sud del golfo di Orosei
Il piccolo isolotto roccioso di fronte a Santa Maria Navarrese
Capo Bellavista e alle sue pendici il paese di Arbatax
fine
Ci svegliamo presto, ma quando partiamo è l'alba e si distinguono i contorni.
Assenza di vento per tutta la navigazione, quindi tutto a motore, una rotta rettilinea. Arriveremo ad Arbatax alle 10:00 come previsto, ma dovremo aspettare ancora due ore che il travel-lift si renda disponibile.
Il mare è uno specchio, qui Capo di Monte Santo alla estremità Sud del golfo di Orosei
Il piccolo isolotto roccioso di fronte a Santa Maria Navarrese
Capo Bellavista e alle sue pendici il paese di Arbatax
fine
sabato 30 maggio 2015
Prima veleggiata con RED
RED è la "nuova" barca di Paolo e Nietta, un Bavaria 31 del 2009. Una barca snella e confortevole se si considera la sua lunghezza.
Ieri 29 Maggio, siamo usciti per una veleggiata, che è durata tutto il giorno, dalle 10:01 alle 18:07 per un totale di 23,3 miglia marine.
Qui sotto la traccia registrata dal GPS, che abbiamo percorso in senso antiorario. La mattina con un leggero maestrale che ci ha portato a Nord, poi il rientro con un vento che nel frattempo aveva iniziato a soffiare da SSE, e che ci ha riportato in porto con due bordi per superare in sicurezza gli scogli dei Pedrami.
Ieri 29 Maggio, siamo usciti per una veleggiata, che è durata tutto il giorno, dalle 10:01 alle 18:07 per un totale di 23,3 miglia marine.
Qui sotto la traccia registrata dal GPS, che abbiamo percorso in senso antiorario. La mattina con un leggero maestrale che ci ha portato a Nord, poi il rientro con un vento che nel frattempo aveva iniziato a soffiare da SSE, e che ci ha riportato in porto con due bordi per superare in sicurezza gli scogli dei Pedrami.
Il bel tempo tarda ad arrivare
Ancora tempo variabile.
Le giornate di bel tempo sono interrotte da qualche temporale. Ma non tutto va poi tanto male.
Martedi mattina è arrivato in porto Michelangelo, che con un suo amico ha trasferito la sua nuova barca dal Lazio a La Caletta, dove già era stato fino a due anni fà con una barca più piccola. Ha fatto il trasferimento in poco più di 18 ore, e prima del tramonto del giorno della partenza un tonnetto ha avuto la sfortuna di rimanere attaccato all'amo di Michelangelo.
Il tonnetto, del peso stimato di circa 12 kg, è stato in parte regalato agli ormeggiatori del Marina, dopo che io ne ho sfilettato una metà.
Tagliato in tranci, è finito nella padella di Patrizia che ha preparato un buon pranzo a Michelangelo, l'amico, Riccardo (nostro vicino di barca) Io e Patrizia.
Questo avvenimento ha ravvivato in me la prospettiva di poter pescare (nonostante i pessimi risultati della scorsa estate), così oggi ho revisionato la mia attrezzatura, rinnovando e sostituendo gli ami arrugginiti e le lenze ingarbugliate. Vedremo in futuro se saremo capaci di emulare Michelangelo.
Le giornate di bel tempo sono interrotte da qualche temporale. Ma non tutto va poi tanto male.
Martedi mattina è arrivato in porto Michelangelo, che con un suo amico ha trasferito la sua nuova barca dal Lazio a La Caletta, dove già era stato fino a due anni fà con una barca più piccola. Ha fatto il trasferimento in poco più di 18 ore, e prima del tramonto del giorno della partenza un tonnetto ha avuto la sfortuna di rimanere attaccato all'amo di Michelangelo.
Il tonnetto, del peso stimato di circa 12 kg, è stato in parte regalato agli ormeggiatori del Marina, dopo che io ne ho sfilettato una metà.
Tagliato in tranci, è finito nella padella di Patrizia che ha preparato un buon pranzo a Michelangelo, l'amico, Riccardo (nostro vicino di barca) Io e Patrizia.
Questo avvenimento ha ravvivato in me la prospettiva di poter pescare (nonostante i pessimi risultati della scorsa estate), così oggi ho revisionato la mia attrezzatura, rinnovando e sostituendo gli ami arrugginiti e le lenze ingarbugliate. Vedremo in futuro se saremo capaci di emulare Michelangelo.
venerdì 22 maggio 2015
Siamo in Sardegna
Siamo arrivati in Sardegna la scorsa settimana via nave da Genova ad Olbia. Un viaggio senza niente di rilevante con la solita squalità che la Tirrenia sa offrire.
Il tempo è buono, e per i primi due giorni ci dedichiamo alla pulizia esterna della barca, che per un tempo imprecisato, lo scorso inverno, è stata la dimora di uno stormo di storni.
Diversamente dallo sporco esterno, l'interno è ordinato e pulito e senza odori di chiuso o di muffa, unico problema, si è guastato il caricabatterie, e le batterie ne hanno sofferto.
Ri incontriamo degli amici di banchina, ci aggiorniamo sugli ultimi arrivi e partenze.
Quest'anno abbiamo nel pontile accanto la nuova barca di Paolo e Nietta, si chiama RED, un bel Bavaria 31 con il quale pensiamo di condividere qualche veleggiata.
Con la previsione di un giorno di pioggia, siamo andati a in auto Cagliari (da dove scrivo), la perturbazione stà passando e presto ritorneremo a La Caletta.
Il tempo è buono, e per i primi due giorni ci dedichiamo alla pulizia esterna della barca, che per un tempo imprecisato, lo scorso inverno, è stata la dimora di uno stormo di storni.
Diversamente dallo sporco esterno, l'interno è ordinato e pulito e senza odori di chiuso o di muffa, unico problema, si è guastato il caricabatterie, e le batterie ne hanno sofferto.
Ri incontriamo degli amici di banchina, ci aggiorniamo sugli ultimi arrivi e partenze.
Quest'anno abbiamo nel pontile accanto la nuova barca di Paolo e Nietta, si chiama RED, un bel Bavaria 31 con il quale pensiamo di condividere qualche veleggiata.
Con la previsione di un giorno di pioggia, siamo andati a in auto Cagliari (da dove scrivo), la perturbazione stà passando e presto ritorneremo a La Caletta.
domenica 3 maggio 2015
Commemorazione dei 70 anni della 3-A & CAI di Altare
Oggi si commemora la fondazione del gruppo 3-A (Associazione AlpinistiAltaresi) poi confluita nel gruppo CAI (Club Alpino Italiano) di Altare.
Questa è la sezione del CAI alla quale siamo iscritti, e quella che ci ha portato a conoscere il territorio italiano, montagne, ma non solo.
Oggi un breve percorso che ci porta prima al cippo che delimita la catena montuosa delle Alpi con quella degli Appennini, poi una passeggiata al vicino Monte Burot, che si conclede con il pranzo sociale.

Alla ricorrenza partecipano non solo gli iscritti di Altare, ma anche alcuni dei soci delle associazioni limitrofe, in tutto saremo poco meno di 150 persone.
Unico inconveniente la nebbia e una pioggia sottile epersistente che ci accompagna per tutta la giornata. A pranzo saremo tutti umidi ed intirizziti.
L'insegna che ricorda la ricorrenza
La cima del Monte Burot
fine
Questa è la sezione del CAI alla quale siamo iscritti, e quella che ci ha portato a conoscere il territorio italiano, montagne, ma non solo.
Oggi un breve percorso che ci porta prima al cippo che delimita la catena montuosa delle Alpi con quella degli Appennini, poi una passeggiata al vicino Monte Burot, che si conclede con il pranzo sociale.

Alla ricorrenza partecipano non solo gli iscritti di Altare, ma anche alcuni dei soci delle associazioni limitrofe, in tutto saremo poco meno di 150 persone.
Unico inconveniente la nebbia e una pioggia sottile epersistente che ci accompagna per tutta la giornata. A pranzo saremo tutti umidi ed intirizziti.
L'insegna che ricorda la ricorrenza
La cima del Monte Burot
fine
lunedì 27 aprile 2015
Francigena: Altopascio - Fucecchio - S.Miniato, con breve visita a Lucca
Un altro tratto della via Francigena, che percorriamo in due giorni con gli amici del CAI di Altare, e che si conclude con una breve visita a Lucca.
Primo giorno (Sabato 25 Aprile).
Dovremmo iniziare da Altopascio, ma evitiamo alcuni km da percorrere lungo la strada statale, partendo da Chimenti. Procederemo verso Sud fino a Ponte a Cappiano dove ci fermiamo per il pranzo al sacco, e da qui fino a Fucecchio per un totale di circa 17 km. Qui l'autobus ci viene a prendere per portarci in albergo ad Altopascio.
Secondo Giorno (Domenica 26 Aprile)
L'autobus ci riporta a Fucecchio, da dove riprendiamo il percorso in pianura che superando l'Arno, ci porta fino a San Miniato Alto, dove facciamo la sosta pranzo. Totale circa 9,5km.
Nel pomeriggio, avendo già completato il percorso, andiamo a Lucca per una breve visita.
Ponte a Cappiano, il ponte coperto su un canale
Questo il girovagare per Fucecchio, da notare il persistere vicino ad una gelateria, in prossimità di quel "gomitolo" che si vede a destra.
Altopascio, la torre
Altopascio, una porta della città vecchia
Altopascio, la torre di notte
L'albergo, ma sopratutto la cena ha soddisfatto tutti, con antipasti, la ribollita, l'arista e dolce accompagnato da un buon vino Chianti.
San Miniato, la torre
San Miniato
Nel pomeriggio, avendo già completato il percorso, andiamo a Lucca per una breve visita.
Lucca, particolare del Duomo
Lucca, il Duomo
Lucca, la casa natale di Puccini
Lucca, l'anfiteatro con il mercato dei fiori
Lucca, Torre Guinigi
Lucca, un fossato
Lucca, le mura
fine
Primo giorno (Sabato 25 Aprile).
Dovremmo iniziare da Altopascio, ma evitiamo alcuni km da percorrere lungo la strada statale, partendo da Chimenti. Procederemo verso Sud fino a Ponte a Cappiano dove ci fermiamo per il pranzo al sacco, e da qui fino a Fucecchio per un totale di circa 17 km. Qui l'autobus ci viene a prendere per portarci in albergo ad Altopascio.
Secondo Giorno (Domenica 26 Aprile)
L'autobus ci riporta a Fucecchio, da dove riprendiamo il percorso in pianura che superando l'Arno, ci porta fino a San Miniato Alto, dove facciamo la sosta pranzo. Totale circa 9,5km.
Nel pomeriggio, avendo già completato il percorso, andiamo a Lucca per una breve visita.
Ponte a Cappiano, il ponte coperto su un canale
Questo il girovagare per Fucecchio, da notare il persistere vicino ad una gelateria, in prossimità di quel "gomitolo" che si vede a destra.
Altopascio, la torre
Altopascio, una porta della città vecchia
Altopascio, la torre di notte
L'albergo, ma sopratutto la cena ha soddisfatto tutti, con antipasti, la ribollita, l'arista e dolce accompagnato da un buon vino Chianti.
San Miniato, la torre
San Miniato
Nel pomeriggio, avendo già completato il percorso, andiamo a Lucca per una breve visita.
Lucca, particolare del Duomo
Lucca, il Duomo
Lucca, la casa natale di Puccini
Lucca, l'anfiteatro con il mercato dei fiori
Lucca, Torre Guinigi
Lucca, un fossato
Lucca, le mura
fine