Andiamo con una lunga veleggiata ad ancorarci a ridosso di Punta Don Diego nella zona a NO di porto taverna.
Qui passeremo la notte e la mattina del 14 andremo ad Olbia a prendere Laura e Laura che arrivano in aereo.
La mattina del 14 ci svegliamo avvolti da una fitta nebbia. Lentamente si dirada, ma alla imboccatura del canale di accesso ad Olbia è molto fitta.
Questo è il percorso di andata e ritorno da Olbia
Una nave sbuca dalla nebbia e noi la seguiamo per rispettare le regole di canalizzazione del porto, ma la nave procede veloce e dopo qualche minuto sparisce nella foschia, mi sposto lateralmente al canale del traffico e procedo lentamente, lentamente la nebbia si dissolve. Arriviamo fino al molo Brin nel porto vecchio e imbarchiamo le ragazze.
Porzione della carta nautica del porto, sulla sinistra la freccia indica il molo Brin, nella penisola dell'"isola bianca" attraccano le navi passeggeri. A destra l'isola della bocca con il suo faro.
Il canale del traffico segnalato da mede verdi e rosse, e largo 100m. Qui le navi procedono a circa 9 nodi (formalmente max 6 nodi) mentre la mia barca ha una velocità di crociera di 5-6 nodi.
Il faro di ingresso al canale di Olbia, isola della bocca
Ripercorriamo il canale in uscita e andiamo ad ormeggiare a cala Girgolu a porto Taverna.
La mattina successiva un breve giro di Tavolara, poi Molara con sosta per il bagno, poi fino a Brandinchi dove trascorreremo la notte.
La traccia
Il primo bagno
l'immancabile venditore di gelati ha sostituito il venditore di cocco
Blush, la solita barca da nababbi, oltre 54 metri
uno degli ultimi giocattoli, la tavola con motore e foils
Qui non c'è il distanziamento, ma avvicinamento pro covid
come in una vasca da bagno trasparente
E finalmente la notte in rada, in attesa che il lontano suono della discoteca si smorzi
Nella tarda mattinata salpiamo per rientrare a LaCaletta dove arriviamo in tarda serata