3/20/19/40/18
vi direte cosa vogliano dire questi numeri, e´ il mio contatore dei giorni:
3 i giorni in Cile,
20 giorni in Argentina,
19 giorni in Peru
40 giorni di viaggio fino ad oggi
18 i giorni che mancano per rientrare a casa.
Oggi ho provato a far scendere l'acqua del lavandino, e come prevedibile il vortice e' antiorario. Sono dalla parte di sotto e non me ne rendo conto, e non mi sento con la testa all'ingiu', qui il mondo e come da tutte le altre parti, forse ancora piu' uguale, ma per fortuna qualche differenza lo rende interessante.
Siamo stati ad un centro commerciale un po fuori dal centro, al ritorno abbiamo fermato con la mano un taxi, e c'erano gia' due clienti. Sorpresa, poi abbiamo capito che qui si puo' anche condividere un taxi, cosi ognuno ha pagato la sua quota di 300 pesos cileni (circa 0,40 euro) ed e`stato portato in prossimita`della zona desiderata. Dopo tutto una buona idea per ridurre il traffico, ovviamente i prezzi devono essere estremamente convenienti.
In Peru invece, prima di salire si contratta con l'autista il prezzo della corsa, anche qui il costo e' minimo e praticamente si vedono solo taxi. Anche qui in Cile ci sono molti taxi, ma almeno altrettante auto private. In Argentina ci sono i taxi con il tassametro e i remis, dei radiotaxi piu' anonimi e piu' cari.
Televisione
Dal Peru, all'Argentina e al Cile, quasi sempre abbiamo la televisione in camera che riceve la TV via cavo. In media 40-50 canali prevalentemente di lingua spagnola che trasmettono da tutto il sud America, e qui non e'sempre facile capire da quale stato, perche' la lingua e sempre la stessa. A volte si vede anche RaiInternational, un polpettone melenso pieno di UnPostoAlSole o la Carlucci che Danza sul ghiaccio oppure ancora Giurato che lo vedi a tutte le ore. Per fortuna o purtroppo il telegiornale si vede poco, forse lo trasmettono solo una volta al giorno.
Qui in Cile non vediamo la RaiInternational, non so se sia per scelta di chi distribuisce oppure e`solo il TV da sintonizzare.
Dopo tutto non sentire alla TV le beghe e le ripicche incostruttive di molti dei politici attuali e' un riposo e un beneficio incomparabile per le mie orecchie.
mercoledì 28 novembre 2007
martedì 27 novembre 2007
Cile (x)
Dopo qualche oretta di bus (oramai..) siamo arrivati a Punta Arenas in Cile.
Ci aspettavamo un centro piccolo, una citta' da esploratori costruita con edifici di legno come ad Uhsuaia, invece Punta Arenas ha un centro citta' con edifici importanti, dei bei viali con alberi imponenti e a palla ( qui vi voglio...) .
Ci aspettavamo un centro piccolo, una citta' da esploratori costruita con edifici di legno come ad Uhsuaia, invece Punta Arenas ha un centro citta' con edifici importanti, dei bei viali con alberi imponenti e a palla ( qui vi voglio...) .
Punta Arenas si affaccia sul canale di Magellano che oggi abbiamo visto con la cima delle onde strappate da forte vento. Ciononostante grandi navi mercantili erano all'ancora in rada.
Soffia un vento impetuoso, fortunatamente non piove e la temperatura e` di circa 7-9 gradi, ma con il vento si sente piu' freddo.

Rispetto all' Argentina questa zona del Cile e' leggermente piu' cara per dormire e mangiare, pero' finalmente ieri sera (sara' il vento-freddo) ci siamo fatti una bella zuppa di verdura calda.

Domani ripartiamo, andiamo a Puerto Natales, sempre in Cile dove contiamo di fare una escursione alle Torres del Paine.
Soffia un vento impetuoso, fortunatamente non piove e la temperatura e` di circa 7-9 gradi, ma con il vento si sente piu' freddo.
Rispetto all' Argentina questa zona del Cile e' leggermente piu' cara per dormire e mangiare, pero' finalmente ieri sera (sara' il vento-freddo) ci siamo fatti una bella zuppa di verdura calda.
Domani ripartiamo, andiamo a Puerto Natales, sempre in Cile dove contiamo di fare una escursione alle Torres del Paine.
domenica 25 novembre 2007
Ushuaia, fin del mundo
Siamo arrivati ad Ushuaia, quella che qui viene definita ¨la Fine do Mundo¨, la citta piu a sud del mondo.
Qui e` primavera, ma abbiamo la neve a poche centinaia di metri dal mare, questa mattina, senza vento, la temperatura era quasi primaverile, ma dopo qualche ora si e` alzato il vento e le orecchie pizzicavano per il freddo.

E` un posto molto turistico e in questa stagione, probabilmente, ci sono piu turisti che pinguini.
Non ci sono molte cose da raccontare, Ushuaia ha il porto che si affaccia sul canale di Beagle. Per andare sull' oceano ci vogliono ore di navigazione e per una escursione in barca a vela a Capo Horn ci vogliono almeno 7 giorni (ma dipende dalle condizioni meteomarine) piu' che il costo di USD 1500 per persona, e` l'aria fredda che ci frena, e sull'acqua deve essere ancora piu' freddo.
Una escursione sull'Antartide costa sui 4000 dollari USA, in una nave da crociera adatta al clima.
Il tempo e`variabile e si sta meglio al coperto piuttosto che all'aperto. Oggi ha piovuto per qualche ora, ma stavamo visitando il museo marittimo e della prigione Patagonica.
Cerco di raccontarvi quello che vedo, ma se avete delle curiosita particolari scrivete (sia sul blog o su dino-paolo@libero.it) e cerchero di rispondervi per quanto posso.
Per arrivare sino ad Ushuaia abbiamo preso un bus da Rio Gallegos che e' partito alle 9:40 e che e' arrivato ad Ushuaia alle 21:45. C'era ancora luce e nessun taxi, cosi ci siamo incamminati due quadre a sinistra e altre tre su per una ripida salita. Siamo alloggiati all'Hotel Austral, e' piccolo ma molto carino e sopratutto ha dei letti comodissimi ed i propietari sono molto gentili.
Mi chiedete come sia la Patagonia, direi piatta e brulla con una infinita varieta' di colori e sfumature che cambiano durante le ore del giorno e a seconda del posto. Cambia la vegetazione, da piccoli ciuffi dorati a cespugli verdeggianti o distese di fiori o piante colorate. Sopratutto a Sud si vedono molte pecore, sia completamente bianche che quelle con la testa nera, poi ci sono gruppi di guanachi e degli uccelli che assomigliano agli struzzi e dei quali non conosco ancora il nome.
L'aria e' tersa e frizzante come se ci si trovasse ad alta quota ma in genere siamo sotto i 500 m.
Oggi per cena abbiamo assaggiato la ¨centolla¨ un granchio gigante, e dell'ottimo vino di Mendoza. Prevalentemente i ristoranti offrono grigliate di carne, non e` facile trovare il pesce (tranne che nei posti di mare) e devo dire che un poco rimpiangiamo le zuppe peruviane.
E' oramai piu di in mese che siamo in viaggio e devo dire che ci stiamo un poco abituando a questa vita da girovaghi, chissa' se Patrizia si ricordera come cucinare al nostro rientro.
Qui e` primavera, ma abbiamo la neve a poche centinaia di metri dal mare, questa mattina, senza vento, la temperatura era quasi primaverile, ma dopo qualche ora si e` alzato il vento e le orecchie pizzicavano per il freddo.
E` un posto molto turistico e in questa stagione, probabilmente, ci sono piu turisti che pinguini.
Non ci sono molte cose da raccontare, Ushuaia ha il porto che si affaccia sul canale di Beagle. Per andare sull' oceano ci vogliono ore di navigazione e per una escursione in barca a vela a Capo Horn ci vogliono almeno 7 giorni (ma dipende dalle condizioni meteomarine) piu' che il costo di USD 1500 per persona, e` l'aria fredda che ci frena, e sull'acqua deve essere ancora piu' freddo.
Una escursione sull'Antartide costa sui 4000 dollari USA, in una nave da crociera adatta al clima.
Il tempo e`variabile e si sta meglio al coperto piuttosto che all'aperto. Oggi ha piovuto per qualche ora, ma stavamo visitando il museo marittimo e della prigione Patagonica.
Cerco di raccontarvi quello che vedo, ma se avete delle curiosita particolari scrivete (sia sul blog o su dino-paolo@libero.it) e cerchero di rispondervi per quanto posso.
Per arrivare sino ad Ushuaia abbiamo preso un bus da Rio Gallegos che e' partito alle 9:40 e che e' arrivato ad Ushuaia alle 21:45. C'era ancora luce e nessun taxi, cosi ci siamo incamminati due quadre a sinistra e altre tre su per una ripida salita. Siamo alloggiati all'Hotel Austral, e' piccolo ma molto carino e sopratutto ha dei letti comodissimi ed i propietari sono molto gentili.
Mi chiedete come sia la Patagonia, direi piatta e brulla con una infinita varieta' di colori e sfumature che cambiano durante le ore del giorno e a seconda del posto. Cambia la vegetazione, da piccoli ciuffi dorati a cespugli verdeggianti o distese di fiori o piante colorate. Sopratutto a Sud si vedono molte pecore, sia completamente bianche che quelle con la testa nera, poi ci sono gruppi di guanachi e degli uccelli che assomigliano agli struzzi e dei quali non conosco ancora il nome.
L'aria e' tersa e frizzante come se ci si trovasse ad alta quota ma in genere siamo sotto i 500 m.
Oggi per cena abbiamo assaggiato la ¨centolla¨ un granchio gigante, e dell'ottimo vino di Mendoza. Prevalentemente i ristoranti offrono grigliate di carne, non e` facile trovare il pesce (tranne che nei posti di mare) e devo dire che un poco rimpiangiamo le zuppe peruviane.
E' oramai piu di in mese che siamo in viaggio e devo dire che ci stiamo un poco abituando a questa vita da girovaghi, chissa' se Patrizia si ricordera come cucinare al nostro rientro.
giovedì 22 novembre 2007
I pinguini di Magellano
I pinguini saranno forse un milione (nella penisola di Valdez) a Marzo-Aprile, perche' in quel periodo si raggruppano i pinguini nati a dicembre e quelli piu' vecchi, tutti convenuti per la muta delle piume.
Noi abbiamo visto i pinguini covare le uova e qualche pinguino appena nato. In genere quasi tutti i pinguini stavano nelle tane, almeno uno per covare le uova, e anche vero che le tane sono delle buche da circa 20-30 cm, a volte protette da qualche arbusto, ma i pinguini si vedevano chiaramente, anche da molto vicino.
I pinguini di Magellano ¨ragliano¨, il loro verso assomiglia molto al verso dell'asino. In inglese vengono chiamati jackass penguin (dove jackass significa asino).
Questi pinguini alti circa 40 cm sono tra i piu' piccoli della loro specie.
Ieri+oggi un trasferimento in autobus di 18 ore. Partiti alle 21:00, con quasi un'ora di ritardo e arrivati a Rio Gallegos alle 15:00. Non finiva piu', e l'ora di pranzo passata da un paio d'ore acuiva l'insofferenza.
Ieri+oggi un trasferimento in autobus di 18 ore. Partiti alle 21:00, con quasi un'ora di ritardo e arrivati a Rio Gallegos alle 15:00. Non finiva piu', e l'ora di pranzo passata da un paio d'ore acuiva l'insofferenza.
Domani altre 12 ore (salvo ritardi) per fare 600km. Per andare ad Ushuaia entreremo in transito in Cile, incluso un tratto in traghetto per attraversare lo stretto di Magellano.
Il tempo e' buono anche se tira molto vento e l'aria e decisamente sul fresco, ieri sera era sui zero gradi.
mercoledì 21 novembre 2007
Penisola Valdez (x)
I chilometri si sommano ai chilometri, oggi per la sola escursione nella riserva della penisola di Valdez abbiamo percorso circa 400 km, dei quali 200 su strada non asfaltata.
Una escursione durata tutta la giornata, abbiamo visto i pinguini di Magellano e leoni marini che, o dormivano al sole o litigavano.
Singolare anche il modo per mettere le imbarcazioni a mare, un trattore spinge un carrello

Una escursione durata tutta la giornata, abbiamo visto i pinguini di Magellano e leoni marini che, o dormivano al sole o litigavano.
La cosa piu´bella e`stata l`escursione in mare, abbiamo visto da vicino le balene, anche una femmina con il piccolo (si fa per dire, solo qualche tonnellata).
Domani mattina andiamo a vedere la colonia di pinguini piu numerosa del Sud America, si parla di milioni di esemplari.
Sempre domani, nel tardo pomeriggio ripartiamo con destinazione Rio Gallegos dove non abbiamo in programma nessuna escursione, una tappa di un giorno e poi di nuovo su un autobus diurno per Ushuaia nella Terra del Fuoco.
Sempre domani, nel tardo pomeriggio ripartiamo con destinazione Rio Gallegos dove non abbiamo in programma nessuna escursione, una tappa di un giorno e poi di nuovo su un autobus diurno per Ushuaia nella Terra del Fuoco.
domenica 18 novembre 2007
I laghi e le citta' (x)
Contrariamente alle previsioni, oggi e' una giornata tersa e ventosa con una temperatura non superiore a 6-7 gradi.
Facciamo un tour breve di soli 70km perche' a fine giornata ripartiamo.
Abbiamo visto un paesaggio completamente diverso dalle zone aride della pampa, direi un paesaggio alpino, anche se qui preferiscono che lo si definisca andino.
Dall' alto di un belvedere abbiamo potuto ammirare una serie di laghi piccoli e grandi (molto grandi) con isole ricche di boschi di conifere altissime e sullo sfondo la cordigliera delle Ande innevata, uno spettacolo eccezionale. A volte simile alle nostre Alpi, ma con una prospettiva molto piu' ampia e con pochissima gente o costruzioni.
Intorno al lago Huapi, cosi come nel centro della cittadina di Bariloce, ci sono innumerevoli case e villette di stile alpino con il piano terra in pietra e il primo piano in legno e sopra il tetto a falde ripide.
Il lago oggi e´ leggermente mosso e il vento increspa le cima delle onde. La guida ci ha detto che adesso l`acqua e` relativamente calda 4-5 gradi, ma che d' estate, con lo sciogliersi delle nevi la temperatura dell'acqua scende ancora.
Quasi tutte le citta' (sia peruviane che argentine), che abbiamo visitato fino ad ora hanno una caratteristica comune, le strade si intersecano ad angolo retto, sicuramente una eredita' lasciata dalla colonizzazione spagnola.
Quando chiedi una informazione normalmente ti indirizzano con due quadre avanti e una a destra, ovviamente se devi andare due isolati avanti e uno a destra. La numerazione delle abitazioni incrementa di 100 ad ogni quadra. I nomi delle strade si trovano solo su un palo ad un angolo dell`incrocio, oppure sulla targhetta del numero di casa.
Tra qualche ora ripartiamo, destinazione Puerto Madryn dove contiamo di arrivare domani mattina, li dovremmo poter vedere i pinguini di Magellano e le balene.
Quasi tutte le citta' (sia peruviane che argentine), che abbiamo visitato fino ad ora hanno una caratteristica comune, le strade si intersecano ad angolo retto, sicuramente una eredita' lasciata dalla colonizzazione spagnola.
Quando chiedi una informazione normalmente ti indirizzano con due quadre avanti e una a destra, ovviamente se devi andare due isolati avanti e uno a destra. La numerazione delle abitazioni incrementa di 100 ad ogni quadra. I nomi delle strade si trovano solo su un palo ad un angolo dell`incrocio, oppure sulla targhetta del numero di casa.
Tra qualche ora ripartiamo, destinazione Puerto Madryn dove contiamo di arrivare domani mattina, li dovremmo poter vedere i pinguini di Magellano e le balene.
sabato 17 novembre 2007
San Carlos de Bariloche (x)
Dopo un viaggio di sole 20,5 ore in autobus durante il quale abbiamo attraversato vaste estensioni disabiate e con una bassa vegetazione, finalmente possiamo dire di essere entrati nella Pampas Argentina.
Siamo arrivati a Bariloche alle 18 e, tra la sistemazione in albergo e un breve giro della citta' per raccogliere le informazioni sui luoghi da visitare, il tempo trascorre senza che ce ne accorgiamo, complice anche il fatto che a questa latitudine fa' buio piu' tardi, e quando siamo pronti per prenotare il tour dei 7 laghi (240km) le agenzie viaggi stanno chiudendo e perdiamo l'occasione.
Facciamo pero' in tempo ad acquistare il passaggio in autobus per Puerto Madrin di Domenica, altrimenti rimaniamo qui (le agenzie chiudono nel fine settimana).
Fa freddo, ci sono circa 6-7 gradi accompagnati dal vento. Il tempo e' instabile con piovaschi e le previsioni per domani non prevedono cambiamenti.
Domani vedremo....
giovedì 15 novembre 2007
Mendoza e le Ande (x)
La citta di Mendoza si trova in una zona semidesertica del contrafforte delle Ande Argentine, in un anno piove meno di 350mm di acqua. La citta' e le campagne circostanti, tra le quali vigneti e oliveti tra i piu' rigogliosi dell'Argentina, tutto questo grazie all'acqua che arriva dai ghiacciai delle Ande, arriva attraverso un sistema di canali costruito dagli Inca.


Siamo in un paesino sulle Ande che si chiama Uspallata, in una pausa del nostro tour.
Come avete potuto intuire, in Peru ed in Argentina e' abbastanza facile trovare un locutorio, un posto telefonico munito di postazione internet, e il costo e' modesto anche se la velocita' lascia a desiderare. Devo dire un grande servizio a beneficio degli utenti, sia turisti, ma sopratutto locali.
Tutta la citta' e' attraversata da canali piu o meno grandi, lo stesso le campagne circostanti. I viali hanno larghi marciapiedi con alberi rigogliosi ed enormi, lungo il marciapiede ci sono dei canali, a volte coperti, che ad orari stabiliti portano acqua. Un sistema simile lo abbiamo visto in Peru nella citta di Arequipa, anche qui opera degli Incas.
Siamo in un paesino sulle Ande che si chiama Uspallata, in una pausa del nostro tour.
Come avete potuto intuire, in Peru ed in Argentina e' abbastanza facile trovare un locutorio, un posto telefonico munito di postazione internet, e il costo e' modesto anche se la velocita' lascia a desiderare. Devo dire un grande servizio a beneficio degli utenti, sia turisti, ma sopratutto locali.
Cordoba e Mendoza (x)
Cordoba e´ una citta´ universitaria piena di vita, solita visita a cattedrale e monumenti.
Il pavimento della piazza riporta i contorni del Duomo.
Nel pomeriggio siamo andati con un autobus ad Alta Grazia per vedere la casa dove visse Che´ Guevara, ma purtroppo era chiusa per il pubblico solo quel giorno, ho fatto una foto dal giardino.
Il giorno dopo siamo andati a Jesus Maria a vedere la Estancia Gesuita e a Santa Catalina, entrambe appartenevano all'ordine dei gesuiti che per il troppo potere acquisito, nel seicento, fu sciolto per ordine del Papa e furono privati delle proprieta', che ancora oggi appartengono a privati o allo stato ma non alla chiesa.

Dopo un viaggio notturno siamo a Mendoza, bella cittadina con dei viali magnifici.
Oggi abbiamo fatto un giro nelle Bodegas (Cantine del vino) dove ovviamente abbiamo assaggiato del buon vino. Domani ci aspetta una escursione alle falde dell'Aconcagua.

Domani sera-notte un altro viaggio in Bus, forse uno dei piu` lunghi, di circa 20 ore per raggiungere San Carlos de Bariloche.
Dopo un viaggio notturno siamo a Mendoza, bella cittadina con dei viali magnifici.
Oggi abbiamo fatto un giro nelle Bodegas (Cantine del vino) dove ovviamente abbiamo assaggiato del buon vino. Domani ci aspetta una escursione alle falde dell'Aconcagua.
Domani sera-notte un altro viaggio in Bus, forse uno dei piu` lunghi, di circa 20 ore per raggiungere San Carlos de Bariloche.
lunedì 12 novembre 2007
Da Buenos Aires a Cordoba (x)
Siamo a Cordoba, ma questa volta vi voglio raccontare del viaggio in autobus. Viaggio notturno di circa 750 km. 

Partenza alle 21:30 con autobus della ditta El-Turista, siamo nelle poltrone 27 e 28 al piano superiore. Prima accettazione delle valigie che vengono sistemate nel vano posteriore, poi saliamo, il bus e´nuovo e pulito, ci sono le luci di lettura dei passeggeri fatte con i led bianchi, al soffitto sono appesi alcuni schermi LCD. Le poltrone sono reclinabili a 160 gradi, hanno un poggiapiedi imbottito. Ci forniscono di cuscino e di coperta. Partiamo puntualissimi, subito dopo distribuiscono il vassoio con la cena calda, insalata di patate, piselli e carote, due fette di prosciutto cotto, un vassoio di carne stufata con riso allo zafferano, il tutto annaffiato da una bibita di pompelmo, dolcetto di pandispagna con crema al cioccolato. Dopo aver ritirato il vassoio, passano con il wiskey e ghiaccio, poi un film francese con sottotitoli in spagnolo.
Le strade esterne a BA sono illuminate, sicuramente per qualche decina di chilometri.
Ci addormentiamo dopo una decina di minuti. Ovviamente si dorme scossi dal procedere del bus, ma le condizioni delle strade sono buone e ci sono pochi scossoni.
Alle 06:00 accendono le luci e ci servono la colazione, un dolce e caffe´ con latte in opzione.
Dopo 15 minuti siamo al terminale degli autobus di Cordoba, ci sono 39 posti autobus. Niente da paragonare a quello di Retiro a Buenos Aires dove ci sono quasi 100 posti autobus che in continuazione arrivano o partono per le distinazioni piu´ lontane.
venerdì 9 novembre 2007
Buenos Aires (x)
Per il momento abbiamo chiuso con il Peru e con le escursioni ad alta quota, devo dire che almeno per me il fiato iniziava a diventare corto.
Da due giorni siamo a Buenos Aires e ci stiamo adattando al cambio di paese. Diverse abitudini, valuta, cibo e tanto altro ancora. Il tempo e´ instabile e il pomeriggio ci regala un poco di pioggia, fa abbastanza caldo, penso sui 25-28 gradi. Continuiamo a visitare la citta´ che al primo impatto si presenta frenetica e affollatissima.
A risentirci alla prossima volta
lunedì 5 novembre 2007
Machu Picchu (x)
Sveglia alle 04:30, fuori piove, e' la prima volta da quando siamo in Peru. Alle 05:30 scendiamo in piazza dove incontriamo la guida e altri cinque spagnoli. Alle 06:10 saliamo su un piccolo autobus che ci porta su per una strada bianca e tutta tornanti, fino all'ingresso del sito di Machu Picchu.
Finalmente siamo arrivati in quella che e' una delle tappe piu importanti del nostro viaggio, piove forte, siamo immersi nella foschia e per una mezzora aspettiamo che spiova.
Abbiamo tutti il poncho impermeabile cosi la visita inizia lo stesso.
La guida ci accompagna per due ore, nel frattempo smette di piovere e si apre il cielo, uno spettacolo incredibile.
Finito il tour guidato continuiamo da soli a visitare la Citta' Sacra degli Incas. Molto bella la citta' e molto bello lo scenario che la circonda.
Siamo a circa 2500 metri di altitudine in mezzo ad una lussureggiante vegetazione ai confini dell'Amazzonia. Il fiume Urubamba che scorre nella valle portera' le sue acque nell´Amazzonia per poi sfociare nell'oceano Atlantico.
Dopo qualche ora arrivano i turisti che sono partiti direttamente da Cusco, il sito si riempie e noi decidiamo di uscire.
Siamo appena ridiscesi ad Aguas Caliente e scrivo mentre aspettiamo il treno che ci portera' a Cusco. Domani mattina rientriamo a Lima in aereo.
Da Cusco ad Aguas Calientes (x)
Domenica 4, la mattina partiamo in taxi per Ollantaytambo da dove prenderemo il treno ¨vistadome¨ per Aguas Calientes. 


Lungo la strada ci fermeremo a visitare i siti archeologici di Moray e le Salineras. A Moray in una valle chiusa ci sono dei terrazzamenti concentrici che si dice venissero usati dagli Inca quale laboratorio di ricerca per le culture agricole.
Siamo poi andati a vedere le saline degli Incas, da una sorgente sgorga acqua salata che viene fatta confluire in centinaia di piccole vasche per l´evaporazione e ottenere il sale che ancora oggi viene usato per l´alimentazione animale.
Ad Ollantaytambo prendiamo il treno che ha la caratteristica di avere delle finestre panoramiche nella parte alta laterale. Il treno si insinua nella valle stretta e lunga ricca di vegetazione tropicale, questa e' l'unica strada di accesso ad Aguas Calientes e quindi a Machu Picchu.
Giungiamo cosi alla base della montagna di Machu Picchu. L´uscita della stazione ferroviaria di Aguas Calientes (ci sono delle sorgenti termali) e´un dedalo di bancarelle piene delgli stessi oggetti per turisti.
Alle otto incontriamo la guida. Appuntamento a domani mattina alle 05:40
Alle otto incontriamo la guida. Appuntamento a domani mattina alle 05:40
Cusco e Valle Sacra degli Incas (x)
Cusco, a 3326m e' una citta' con una zona centrale caratterizzata da edifici ispanici spesso costruiti sulle fondamenta o basi di edifici Inca.
Gli Inca usavano costruire gli edifici con le mura perimetrali fatte con massi perfettamente incastrati uno con l'altro e con una altezza di non piu' di circa 3m, la parte superiore era fatta in mattoni e/o legno piu' leggeri e adatti ad una zona sismica. La base dei muri e' sempre trapezoidale per aumentare la stabilita'.
La valle sacra era molto importante per gli Inca perche' irrigata dal fiume Urubamba e con un clima mite consentiva loro di coltivare il mais e le patate necessarie al loro sostentamento.
Da notare che sia il mais che la patata sono originari di questa zona e qui esistono in numerevoli varieta'
Sabato 3 abbiamo visitato i siti Inca di Pisac e Ollantaytambo, in entrambi i casi un`altra prova di resistenza per gli scalini fatti ad una quota elevata, in ogni caso ne valeva la pena.
Gli Inca furono dei grandi architetti e ingegneri idraulici ma si sono dimenticati di inventare l´ascensore.
venerdì 2 novembre 2007
Titicaca e strada verso Cusco (x)
In effetti non ci sono problemi a trovare un bagno, ci sono anche sugli autobus.
La mia autonomia e´molto migliorata adesso anche un paio d´ore.
TitiKaKa, Titi=Puma e KaKa=Pietra (che cosa pensavate?)
Un totale di 6 ore di navigazione in un lago grandissimo e del quale non si vede la sponda opposta. Prima la visita ad una delle 42 isole galleggianti degli Uros, qui parlano Yamara.
Sono isole costruite usando una pianta acquatica (la totora) e´come un giunco poroso e leggero.
Gli Uros lo stratificano e il tutto galleggia. Ma non si spostano, le isole sono ancorate. Il fondale e´molto basso, un paio di metri. Dice Patrizia, che la ha assaggiata, che la totora e´ anche buona da mangiare.

Siamo poi andati in una isola (regolamentare), l´isola di Taquile dove vive un´altra popolazione che parla la lingua quechua. Qui gli uomini fanno i berretti a maglia lavorando con quattro ferri.
Tutti vestiti molto colorati. Qui e´stata messa alla prova la nostra resistenza fisica, per salire al paese abbiamo fatto oltre 560 gradini in una giornata tersa e cocente, ovviamente con innumerevoli soste per riprendere fiato. Pranzo con una zuppa locale e una trota alla piastra, il tutto molto buono.

Oggi primo Novembre abbiamo fatto almeno 400 km in autobus da Puno a Cusco. Durante il tragitto superato un passo a circa 4335m. Durante il percorso abbiamo visitato alcune chiese e dei siti archeologici ( hanno dei nomi difficili da ricordare)

Domani visita alla citta´e ai musei di Cusco, prima di fare l´escursione di Machu Picchu.
La mia autonomia e´molto migliorata adesso anche un paio d´ore.
TitiKaKa, Titi=Puma e KaKa=Pietra (che cosa pensavate?)
Un totale di 6 ore di navigazione in un lago grandissimo e del quale non si vede la sponda opposta. Prima la visita ad una delle 42 isole galleggianti degli Uros, qui parlano Yamara.
Sono isole costruite usando una pianta acquatica (la totora) e´come un giunco poroso e leggero.
Gli Uros lo stratificano e il tutto galleggia. Ma non si spostano, le isole sono ancorate. Il fondale e´molto basso, un paio di metri. Dice Patrizia, che la ha assaggiata, che la totora e´ anche buona da mangiare.
Siamo poi andati in una isola (regolamentare), l´isola di Taquile dove vive un´altra popolazione che parla la lingua quechua. Qui gli uomini fanno i berretti a maglia lavorando con quattro ferri.
Tutti vestiti molto colorati. Qui e´stata messa alla prova la nostra resistenza fisica, per salire al paese abbiamo fatto oltre 560 gradini in una giornata tersa e cocente, ovviamente con innumerevoli soste per riprendere fiato. Pranzo con una zuppa locale e una trota alla piastra, il tutto molto buono.
Oggi primo Novembre abbiamo fatto almeno 400 km in autobus da Puno a Cusco. Durante il tragitto superato un passo a circa 4335m. Durante il percorso abbiamo visitato alcune chiese e dei siti archeologici ( hanno dei nomi difficili da ricordare)
Domani visita alla citta´e ai musei di Cusco, prima di fare l´escursione di Machu Picchu.