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lunedì 26 ottobre 2009

Siamo a secco.....

Lunedì 26 Ottobre, oggi trasferiamo Gaia ad Arbatax per il rimessaggio invernale.

Partiamo prima dell'alba, è già chiaro e non è neanche necessario accendere le luci di navigazione, mi accompagnano Paolo e Mario.


L'alba è un momento magico, silenzio, la luce del sole che arriva lentamente, poco o niente vento e quindi mare calmo. La luce del sole avanza, lenta ma inesorabile, è il quotidiano risorgere alla vita, la luce si fà sempre più intensa e spazza via il buio della notte, contemporaneamente la natura si risveglia, i primi voli dei gabbiani, in un progredire impetuoso.


Sappiamo che molti di noi si sveglieranno e contribuiranno alla attività, a volte frenetica, che ci accompagnerà per tutta la giornata; ma, adesso si rimane incantati da una cosa che avviene ogni giorno e che per qualche minuto ci regala un grande momento di serenità, almeno così è per me.


Dovremo percorrere circa 43 miglia nautiche, costeggiando la costa orientale meridionale della Sardegna, una costa che ci ha visto ragazzi ed adolescenti su quelle stesse spiagge, sugli scogli a pescare o sott'acqua con maschera e boccaglio (lo snorkeling non c'era ancora).


E' una costa ancora molto bella e a volte impervia, mi riprometto di visitarla con più calma la prossima stagione. Mario, che conosce molto bene questa zona mi ha raccontato di luoghi magnifici.



Nella prima mattinata Paolo ci stupisce ancora con la pesca di un tonnetto, lui dice che è fortuna, ma sicuramente la scelta del tipo di traina è il suo segreto.

Qui sotto la costa di Santa Maria Navarrese e la sua isoletta

Come convenuto, entriamo in porto alle 14:55, e dopo una decina di minuti siamo nel bacino e Gaia verrà sollevata e trasferita nel Cantiere Nautico dove verranno fatti dei lavori di manutenzione e dove rimarrà fino a fine Marzo.


Cosa ne dite? Non ha una magnifica siluette?




Qui sotto, Mario e Paolo che osservano l'ingresso del travel lift nel cantiere.


Io e Patrizia staremo ancora per qualche giorno qui ad Arbatax per concordare i lavori da fare dopo aver ispezionato la carena e anticipare qualche lavoro se possibile.
Dormiremo in barca, il cantiere ci fornisce energia elettrica ed è dotato di bagni e docce dedicate agli ospiti.
Gaia è tenuta su da una struttura di ferro, e noi, per andare in barca dobbiamo salire una decina di scalini, così da trovarci a dormire ad almeno 3 metri più in alto del solito.
Tre metri più vicini al cielo.....

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