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martedì 3 settembre 2019

In barca dal 28 Agosto al 1 Settembre




 Tutto il percorso a Nord di Capo Coda Cavallo

Ho fatto il pieno di acqua e gasolio, alle 0930 salpiamo verso Nord, nel frattempo delle nuvole temporalesche arrivano da Sud, fuggiamo dal maltempo, alle 1100 ci raggiunge una leggera pioggia che dura meno di 10 minuti, ma oramai le nuvole di pioggia sono ben dietro di noi, passiamo porto Brandinghi e poi capo Coda Cavallo, il cielo ha poche nuvole, procediamo fino a porto Taverna sul lato Ovest e caliamo l'ancora davanti alla spiaggia e a oltre 300m da questa, sono le 1400e un vento sostenuto soffia da NordOvest, lentamente cala per essere sostituito da una leggera brezza da Sud. Nel frattempo arriva un'altra barca a vela che si ferma poco lontano, si chiama "Forest Gump" lo scafo è azzurro e non si vede la bandiera, si sente parlare italiano.
Ma noi abbiamo una barca tedesca e la bandiera belga e ovviamente parliamo italiano.



Passiamo una notte tranquilla, anche il via-vai dei gommoni si acquieta dopo il tramonto.
La mattina, calo in acqua il tender, il motore stenta a partire ma poi si riprende, facciamo un giro nella rada  ma il motore si spegne, uso i remi ma siamo lontani, riprovo e il motore si riaccende subito, ritorno in barca e ricontrollo il motore (olio e benzina) ma sembra tutto in ordine.

Alle 1400 lasciamo porto Taverna e ci dirigiamo verso Golfo Aranci con l'intenzione di fermarci  accanto all'isola di Figarolo. Quando arriviamo la zona con fondo sabbioso è occupata da diverse barche, così andiamo a calare l'ancora nella rada di Golfo Aranci, sono le 1640.
Ci sono molte altre barche, tra le quali una sorta di caicco che pensiamo di avere già incontrato in Grecia molti anni fà. All'imbrunire vado a terra con il tender, compro del pesce fritto da una pescheria che la sera prepara del buon fritto misto da asporto o da consumare sui vicini tavolini.

A sinistra l'isolotto di Figarolo, sullo sfondo Tavolara









Il saccone di mangime nell'allevamento ittico


Anche la notte nella rada di Golfo Aranci passa tranquilla, vento leggero e niente pioggia.
Alle 0950 salpiamo per andare a Nord, c'è un vento leggero e procediamo a motore, superiamo Capo Figari, poi il golfo di Marinella, quindi il golfo di Congianus fin quasi a Portisco.
In mare vi sono molte imbarcazioni, sia in navigazione che all'ancora, posso contare mediamente più di dieci grandi yacht a motore e forse il doppio di barche a vela, di queste un buon numero di catamarani.

Lo yacht di nome Bold


Lo yacht di nome Faith, con il calcetto a 5 sul ponte


La spiaggiola con ombrellone e il suo riflesso sulla fiancata


Procediamo lungo la costa verso Nord, superiamo punta Ligata e raggiungiamo l'insenatura di Cala di Volpe, dove caliamo l'ancora, ci fermeremo qui per la notte.
Quando devo calare l'ancora cerco un fondo sabbioso che è in genere buon tenitore e non presenta problemi di incaglio dell'ancora, come può avvenire con fondo roccioso, inoltre non si danneggia il fondale se in presenza di vegetazione.
Siamo di fronte ad una spiaggia molto affollata, con giochi aquatici e musica. Dopo il tramonto il volume della musica diminuisce e verso mezzanotte cessa, ma la spiaggia era già vuota da tempo.

Anche qui passiamo una notte tranquilla con brezza leggera. La mattina all'alba la spiaggia si rianima, un trattore filtra e livella la sabbia mentre addetti iniziano a sistemare sedie e ombrelloni. Il mare è senza onde e alcune persone praticano lo sci d'acqua.
L'insenatura si può suddividere in zone: prima la spiaggia di colore marroncino chiaro, come le rocce della costa, poi l'area per la balneazione di 300m delimitata da piccole boe rosse, poi altri 200-400m dove ci troviamo noi e altre imbarcazioni, poi per circa 500m un campo boe dedicate alle imbarcazioni più grandi, meglio definirle navi (superiori a 24m), dopo il mare aperto.
Vedo all'ancora 8-10 grandi yacht a motore e qualche nave a vela.

Giochi acquatici


Prima del sorgere del sole





Non aspettiamo che si riaccenda la musica e alle 0815 salpiamo, il mare è immobile e le poche barche che si muovono paiono scivolare come sospese.
Gaia, questo il nome della nostra barca, è una barca che si può definire da crociera, comoda ma non molto performante, è lunga poco meno di 12m, la sua chiglia in piombo si estende per due metri sotto il livello del mare, il dislocamento (peso) è vicino a 8000kg.
Con vento leggero fino a circa 4 nodi le robuste e pesanti vele non si gonfiano e la barca non si muove, e questa è la situazione attuale che ci obbliga a procedere a motore.





Procediamo verso Est, e superato l'isolotto di Mortorio (area marina protetta) viriamo a Sud.
Tra due giorni viene previsto un peggioramento meteo e vento di Maestrale, così iniziamo a rientrare.
Alle 1315 caliamo l'ancora a Cala Girgolu, l'insenature a Est di Porto Taverna. Questo è un buon ridosso che ci protegge dai venti da Est e da Sud, c'è una piccola spiagia e una zona rocciosa, non c'è musica e in genere poche barche, inoltre si può vedere tutto il lato Ovest dell'isola di Tavolara.
Lungo la costa ci sono delle belle abitazioni ben inserite nell'ambiente naturale.





piccola moto d'acqua con cane


La sera vediamo le nuvole aumentare sulla terraferma, alle 0430 inizia a piovere senza vento e molti tuoni lontani. Quando facciamo colazione, il cielo è tutto nuvoloso e grigio, anche l'azzurro dell'acqua del mare è sparito, tutto appare grigio, la temperatura è di 25° C e piove senza molto impegno. Il meteo prevede una zona di maltempo a NordEst della Sardegna e in miglioramento sulla costa Est. Alle 0800 salpiamo con direzione LaCaletta, continua a piovere e solo un vento leggero, procediamo a motore.
Oggi Domenica primo Settembre, praticamente fine mese e fine settimana, sono sparite quasi tutte le imbarcazioni, vedo solo una barca in navigazione oltre la nostra.
Alle 1100 superiamo gli scogli dei Pedrami, non piove da un'ora, e alle 1215 siamo in porto a La Caletta, finalmente spengo il motore.

Qualche numero: giorni 5, ore motore 18, gasolio circa 32 litri ,acqua 100 litri, percorsi 81,4 miglia nautiche (151 km), 2,5 mn/l, 1,8 l/h.

Lungo buona parte di questa navigazione ho armato la canna da pesca per la traina, ho preso uno spezzone di 20cm di una cimetta azzurra, una striscia di silicone bianco larga 1cm e lunga 10cm, un piccolo gomitolo di nylon da pesca. Se si pensa a come sia difficile agganciare questi rifiuti, ci fa riflettere a quanti di questi oggetti siano presenti in mare.

Letto recentemente: "navigare in barca è un modo dispendioso per viaggiare gratis"


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