Il 21 maggio, ci imbarchiamo a Genova su una nave GNV per andare a Olbia. La nave non è recente ma a mio avviso ben strutturata, con un ponte dedicato alla ristorazione con tre ristoranti, e aree dove condividere il tempo con altri viaggiatori. La cabina è sufficientemente spaziosa, le ventilazione eccellente senza vibrazioni o fruscii, il bagno mostrava i segni del tempo che avrebbe richiesto la sostituzione del lavabo.
Partiamo dopo l'orario previsto e il mare mosso non ci aiuta, ma la mattina il mare è calmo e la nave ha parzialmente recuperato il ritardo.
Ancora qualche piovasco ci accompagna fino a La Caletta, ma il resto della giornata sarà buono.
Paolo e Nietta ci offrono il loro generoso benvenuto con un buonissimo maialetto al forno, veramente buono e annaffiato dal solito cannonau.
Il pomeriggio iniziamo le pulizie esterne di Gaia, a seguire quelle interne. Prima sistemiamo il paraspruzzi e il tendalino per proteggerci da eventuali piogge. Portiamo fuori la bicicletta e il tender, poi, una sequenza di operazioni già affinate negli anni.
Nei giorni successivi riarmiamo la barca, filiamo le cime, issiamo le vele. Io mi occupo prevalentemente della parte strutturale e tecnica; motore, cime, drizze, parte elettrica etc. mentre Patrizia si occupa degli interni, con la sistemazione delle cuccette, le provviste, la cucina, etc. ma siamo insieme quando sono necessarie tutte e quattro le braccia.
Il 29 maggio, arrivano da Arbatax i nostri amici M.Antonietta e Sergio con la figlia Francesca. E' il momento del ritrovarsi, dei racconti e dei ricordi degli anni passati.
Il pontile è come abitare in un piccolo condominio, dopo un poco ci si conosce tutti. Anche quest'anno ci sono alcune barche nuove a altre sono andate via. Si sà, siamo un porto di mare.
Il 1 giugno, ci svegliamo molto presto, alle 5, raccogliamo le poche cose in un borsone e una scatola e rientriamo a casa per degli impegni già programmati. A presto Sardegna....
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