Siamo a fine maggio, a La Caletta, in barca e ancora non sentiamo il tepore dell'aria che annuncia la bella stagione.
Tra la fine di maggio e l'inizio di giugno sono previsti tre giorni di bel tempo, la barca è pronta, ho rimontato la pompa dell'acqua di raffreddamento del motore, abbiamo issato la randa e il genoa e siamo pronti per uscire in mare aperto.
Partiamo quindi nella tarda mattinata, il vento è debole e proseguiamo a motore fino a cala Brandinchi dove intendiamo calare l'ancora.
Non abbiamo un sistema cartografico funzionante, dopo che l'anno passato il Garmin ha cessato di funzionare. Anche il computer di bordo con Windows 7, stenta ad avviarsi. Abbiamo fatto questa rotta lungo costa svariate volte, e procediamo a vista. Dobbiamo prima superare gli scogli dei Pedrami, passandoli a Est perchè tra questi e la costa la profondità inferiore a 5 metri non garantisce una navigazione sicura.
Arrivati in prossimità dei Pedrami vediamo un delfino, che non ci degna della sua presenza forse impegnato a procurarsi del cibo perchè questa area è notoriamente pescosa.
Superati i Pedrami, procediamo con una rotta bussola di 335° che ci porta fino alla grande imboccatura della rada di Brandinchi, quando siamo in prossimità, dobbiamo aguzzare gli occhi per individuare lo scoglio semisommerso detto "testa di moro", superato anche questo, entriamo nella rada e caliamo l'ancora nella zona centrale a circa 400m dalla spiaggia. Le norme prescrivono che l'ancoraggio non sia ad una distanza inferiore a 300m dalla spiaggia o 150m dalla costa rocciosa, e preferibilmente su fondale sabbioso e senza vegetazione.
In rada ci sono altre barche, sia a vela che a motore, circa 6 nella nostra zona, altre due si intravedono nella zona nord della insenatura.
La spiaggia brulica di bagnanti tra spiaggia libera e due file organizzate di ombrelloni. L'acqua è limpida e Gaia sembra sospesa in aria. Non vedo i soliti pesci, occhiate, che usano avvicinarsi alla barca e nascondersi nella sua ombra, mentre i gabbiani sono presenti, si avvicinano all'ora di pranzo e sostano in attesa vicino alla barca.
Da domani primo giugno, il comune di San Teodoro al quale compete la gestione di questa parte della costa, ha emesso un'ordinanza tesa a salvaguardare la costa di Brandinchi e di Su Impostu, introducendo un accesso a numero limitato e a pagamento in queste spiagge. Il costo è di €2.00 a persona al giorno.
Arriva il tramonto, molte barche sono rientrate in porto e la spiaggia si è svuotata. Una serata e nottata tranquilla con una leggera brezza da terra.
La mattina il mare è uno specchio e si sente solo il mezzo meccanico che pulisce la sabbia dai residui lasciati dagli umani.
Poi arrivano gli addetti che aprono gli ombrelloni e sistemano i lettini, arriva anche il personale per il controllo dell'accesso. Si paga anticipatamente tramite app nel telefonino.
Non abbiamo investigato sull'obbligo di pagare l'accesso alla spiaggia per chi ci arriva dal mare.
Rispetto agli anni passati, ho notato che durante la giornata arrivano dei gommoni con circa sei presone a bordo, e il conduttore che illustra le bellezze del luogo, si ferma per consentire agli ospiti di fare un bagno, e poi vanno verso altre mete. E' arrivato anche un barcone con diverse decine di ospiti, con lo stesso rituale.
Si ripropone qui quanto accade nelle mete più rinomate, zone turistiche che attirano molti turisti "mordi e fuggi".
Noi quest'anno, abbiamo deciso di non frequentare questa parte della costa in Agosto, rientreremo a casa.
Il primo giugno rientriamo in porto, a La Caletta, da questa sera si prevede vento di scirocco sostenuto per due giorni. A metà giornata salpiamo l'ancora.
La prima metà del percorso a vela, e poi a motore per il calo di vento.
Ho messo la canna da pesca con un'esca artificiale, ma niente. ;-((
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