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venerdì 23 marzo 2012

Istanbul 05

Ancora qualche ora per un ultimo giro e poi si parte.
Ci siamo trovati bene, l'albergo é stata una buona scelta, piccolo, curato, con una colazione al buffet di ottima qualità e varietà, sempre molto gentili e disponibili.

I siti turistici sono ben organizzati e curati, c'é molto personale. Nei musei sono sempre disponibili descrizioni in inglese e ovviamente in turco, che ogni tanto ci regala qualche similitudine con l'italiano o meglio, il latino.

I negozianti ti evitano ad entrare e valutare la loro merce, ma non sono mai insistenti. In genere l'approccio tipico é :"italiani? Quale parte dell'italia?" Questo in italiano, poi a volte si prosegue in francese o inglese. Il prezzo in genere si contratta e il prezzo finale si concorda velocemente.

Le moschee sono aperte ai turisti salvo nel momento della preghiera, si tolgono le scarpe, le donne devono avere il fazzoletto in testa.

In genere, l'abbigliamento delle signore o ragazze turche varia dal completamente coperte fino all'aspetto europeo, spesso la differenza é solo il fazzoletto in testa.

Un breve consuntivo (per due persone) e qualche considerazione per questi 6 giorni e 5 notti:
  • Hotel Tashkonak. abbiamo speso 285 euro, con prima colazione e incluso il trasporto dall'aeroporto all'hotel. Ci hanno fatto uno sconto del 8% per pagamento in contanti. Lo consigliamo.
  • Vitto, sempre per 2 persone, euro 212. Un pasto tipico turco con carne, verdure, riso, pane, antipasti e dolce, circa 50 Lire turche. Con pesce e vino anche il doppio. In alcuni risoranti non servono alcolici (nel rispetto della religione mussulmana).
  • Musei e simili, euro 148. A volte qualche area non e' accessibile per restauro, ma in genere sono soldi ben spesi. Suggerita la lettura preliminare di una buona guida. Sono quasi sempre disponibili guide audio, raramente persone.
  • Trasporto: Benche' avessimo delle miglia Alitalia omaggio, il viaggio in aereo e' costato euro 114.21 a testa. Quando siamo rientrati a Genova, c'era una promozione della Turkish Airways per un volo diretto AR Genova-Istanbul a 99 euro. Inoltre con il volo Alitalia, benche abbiamo volato all'ora del pranzo, ci hanno offerto solo delle bibite. Ad Istanbul la metropolitana di superficie e' comoda e veloce, ogni viaggio costa 2 Lire Turche senza limitazione di distanza. Penso che acquistando tessere cumulative si possa spendere di meno. I taxi sono comodi, ma bisogna evitare le ore di punta, il tassametro continua a contare anche negli ingorghi.
  • Moneta, non ci sono problemi per il cambio della valuta, uffici di cambio e bancomat si trovano ovunque. Il cambio medio era di 2,35-2,37 Lire turche per ogni Euro. Nei negozi accettano anche Euro, ma il cambio non e' sempre favorevole.
  • Ristoranti. Per tutte le tasche, dal semplice kebab da mangiare in piedi, fino a luoghi eleganti. Prevale la cucina locale, molti i ristoranti di pese, specialmente lungo la costa. Non sempre si servono alcolici.
  • Informazioni e servizi. Buona disponibilita' di cartine, mappe e materiale pubblicitario sia in hotel che presso le strutture turistiche. Anche la disponibilita' di servizi igienici e' buona, si trovano a pagamento (1 Lira turca), ma nei musei dove si entra a pagamento, i servizi igienici sono gratis.
  • Cosa non abbiamo visto o visitato. Bagno turco (Haman), Dolmabace (attuale residenza del premier Erdogan e ultima residenza del sultano), locali con spettacoli di musica e danza, la cerimonia dei danzatori Dervishi. Tutta la Turchia ad eccezione del Corno d'Oro ad Istanbul. Ci e' stato riferito che questa e' la stagione migliore, tra meno di un mese si passa in alta stagione e i turisti saranno anche 20 volte piu' numerosi.
  • Un'ultima osservazione, praticamente assenti i negozi di cineserie, e nessun oggetto visto o acquistato sembra sia stato fabbricato in Cina o Asia.


giovedì 22 marzo 2012

Istanbul 04

Oggi siamo andati nella parte moderna della città, abbiamo passato il ponte Galata verso nord-est. Un quartiere decisamente europeo, con tanti negozi.
Appena passato il ponte, abbiam preso una funicolare sotterranea che ci ha portato nella parte alta, poi abbiamo proseguito con un tram d'epoca fino a piazza Taksim. Poi una lunga passeggiata in leggera pendenza per rientrare fino al ponte di Galata. L'ultima parte era una bella discesa. La mattina siamo saliti sulla torre Galata, che domina la città' nuova e dalla quale si gode di una magnifica vista della città' vecchia e del Corno D'oro.
Pomeriggio con il metrò fino al Gran Bazar, un dedalo di viuzze con i negozi, tappeti, oreficerie, pelli, tessuti, ceramiche, luci, odori e profumi dei più vari. Il posto giusto per fare qualche acquisto.



Il ponte di Galata e i pescatori



Molti agrumi e melograno di un rosso intenso


 La torre di Galata, in cima un belvedere. Si sale con  l'ascensore, in alto un bar-ristorante

La vista del Corno d'Oro dalla torre di Galata, in basso l'omonimo ponte, lontano il profile di tante moschee


 Piazza Taxsim

 Alcuni ristoranti servono pietanze con pasta-fresca preparata sul momento


L'immancabile cilindro di carne ad arrostire



Per noi, mestieri di altri tempi, come quella dell'arrotino



Rientrati nella citta' vecchia, andiamo a piedi al Gran Bazar, un insieme di corridoi e viuzze, un susseguirsi ininterrotto di negozi dove si puo' acquistare di tutto.



 


 



 

 


 


Il traffico della sera, sullo sfondo la Moschea Nuova
 

mercoledì 21 marzo 2012

Istanbul 03

Oggi usciamo presto, le 9:00, e andiamo alla fortezza del Topkapi, residenza di molti sultani per oltre 400 anni. Qui sono custoditi molti oggetti preziosi, monili, armi, regali ricevuti. Gli edifici sono belli e hanno le pareti ricoperte di maioliche dove predomina il blu. Abbiamo visitato anche l'harem e i giardini. Nel pomeriggio andiamo al bazar delle spezie, tanti colori ed odori stuzzicanti.


Il parco prima del complesso chiamato Topkapi


L'ingresso al primo di quattro giardini




All'interno del Topkapi si trovano diversi edifici, quelli piu' importanti sono quelli che ospitano il tesoro, l'Harem, e l'abitazione del sultano.

Tranne l'harem, negli altri edifici non si possono fare fotografie. Un vero peccato, perche' gli oggetti di valore sono innumerevoli e molto belli.
Qui sotto una immagine (non mia) del famoso pugnale oggetto di un omonimo film. Nella impugnatura si cela un orologio.

Interni dell'Harem, con le sue maioliche. Le stanze sono vuote e non vi sono arredi.







Nel pomeriggio, andiamo al Bazar delle Spezie, qui i colori e gli odori si sovrappongono e ti solleticano i sensi.



Lo zafferano (quello di qualita' rossa) viene venduto a circa 5 euro al grammo

martedì 20 marzo 2012

Istanbul 02

Oggi cambio di programma, il Topkapi é chiuso di martedì, cosi anticipiamo il programma di giovedì.
Questa mattina il cielo é coperto, usciamo verso le nove e trenta, dopo una abbondante colazione, e ci dirigiamo verso il museo di Aya Sofya, questa é nata come chiesa cattolica, poi i bizantimi la dedicarono alla religione mussulmana, poi Ataturk la trasformò' in museo. Aya sofya significa luogo dedicato alla conoscenza.
Poi una visita alla Basilica cisterna, una antica cisterna di origini romane, sotterranea, con la volta sostenuta da centinaia di colonne. Attualmente con solo mezzo metro di acqua, ma il soffitto é alto almeno otto metri.
Poi visitano il museo dell'arte islamica ed etnografico turco.
E ancora, la Moschea Blu o Sultan Ahmet Cami, molto bella, con le sue maioliche blu e la sua struttura ariosa.

Le mete di oggi sono tutte relativamente vicine all'hotel, non piu' distanti di 800-900 metri.

Passiamo d'avanti alla Moschea Blu per andare a Aya Sofya

Aya Sofya, interni

 Il Mirhab



Nel cortile esterno si trovano le cappelle mortuarie delle famoglie di diversi sultani, i catafalchi sono coperti da una struttura in tela verde, ve ne sono anche di piccole dimensioni, sicuramente quelle di giovani. Le pareti sono quasi sempre ricoperte di mattonelle colorate, predomina sempre il blu, e i disegni sono sia floreali che geometrici.

Non lontano da Aya Sofya, si trova la Basilica Cisterna, un serbatoio artificiale completamente interrato. Questo serbatoio alimentava la citta' di Bisanzio. Innumerevoli le colonne che sostengono la volta. Sul fondo circa mezzo metro d'acqua con qualche pesce.





Usciamo e andiamo a pranzare in un ristorante sulla piazza, troviamo un tavolo all'aperto e al sole, dobbiamo recuperare il freddo e l'umido assorbito nella cisterna

Visitiamo il museo di arte islamica, interessante, ma bisognerebbe arrivare (almeno per me) dopo qualche lettura preliminare.

In alcuni luoghi non si possono fare fotografie, questa qui sotto e' stata presa all'uscita del museo, si vede la Moschea Blu e in primo piano l'Obelisco di Teodosio.

Ed ecco finalmente la Moschea Blu


particolare di alcune piastrelle

Una delle porte di uscita dalla Moschea Blu, sullo sfondo Aya Sofya




lunedì 19 marzo 2012

Istanbul 01

Questa mattina alle 5 ci ha svegliato la preghiera del muezzin, ma era in sordina ed é durata poco.
Anche oggi bel tempo, cielo sereno e aria frizzante ma al sole si stava bene.
Colazione sulla terrazza dell'hotel, da dove si gode una magnifica vista del Bosforo e della moschea Aya Sofia
Oggi abbiamo fatto l'escursione del Bosforo.
Siamo andati fino ad Eminonu con la metro di superficie, poi acquistato un tour che in 3,5 ore ci ha portato in vista del mar Nero. Abbiamo pranzato e poi rientrati verso le 16,30.
Poi, visto che eravamo in zona, siamo andati a visitare la moschea di Suleyiman. Molto bella.


Per andare a prendere la metropolitana attraversiamo l'Ippodromo, il vecchio circo romano, oggi una grande piazza oblunga con un obelisco e una stele romana.
 Le fermate della metropolitana sono all'aperto, senza pensiline. Una parte del marciapiede e' parzialmente transennata con delle balaustre di vetro, si compra il gettone da un distributore automatico, poi si usa il gettone per accedere al marciapiede, ma tutta la parte verso la strada e' aperta. Nei pochi giorni della nostra visita ho notato che questo mezzo di trasporto e' molto usato, ma non ho notato persone attraversare lo spazio aperto per salire sulla vettura senza passare dal tornello.

Ad Eminonu, ci imbarchiamo sul traghetto, circa 200 persone, ci sono posti a sedere sia dentro che fuori, c'e' anche il bar. L'aria e' fredda, cosi mi sposto dentro e fuori per fare fotografie e recuperare un poco di tepore, ci sono anche i caloriferi accesi.

Come da noi nelle citta' si vedono diversi campanili, cosi qui si vedono tanti minareti, e spesso sono affiancati da palazzi moderni.

Andiamo verso il Mar Nero, toccando alternativamente sia la sponda europea che quella asiatica

Il ponte sul Bosforo a campata unica unisce i due continenti
La graziosa moschea di Ortakoy e' in ristrutturazione.

Il ponte Fatih, nel punto piu' stretto del Bosforo, attraversato da un intenso traffico.

 Il tour ha una pausa di quasi 3 ore, l'oradel pranzo si avvicina. Un ristoratore agita le braccia per richiamare l'attenzione dei turisti che tra qualche minuto sbarcheranno a Anadolu Kavage.

Abbiamo pranzato, e mentre le signore passeggiano nel lungomare, io e Giorgio ci inerpichiamo sulla vicina collina. Ci sono le mura parzialmente diroccate di un forte, poco vicino un piccolo ristorante dal quale si gode il panorama ed il sole tiepido dei primi giorni di primavera.

Verso NNE, in lontananza il Mar Nero, Karadeniz per i turchi.

Lungo le sponde case di villeggiatura in legno

Al rientro ad Eminonu, ci addentriamo nella citta' antica per andare a vedere la moschea di Suleymaniye


L'interno della moschea, e' sempre molto arioso, soffitti a cupola molto alti e una struttura e colori che amplificano le dimensioni. All'ingresso ci si tolgono le scarpe che si mettono in un sacchetto di plastica trasparente che puoi portare con te o riporre su appositi ripiani, all'interno un unico grande tappeto e le innumerevoli luci appese al soffitto.



 Il porticato interno

 La vista del Bosforo dalla moschea di Suleymaniye, in lontananza la sponda asiatica.