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mercoledì 18 maggio 2011

Chi viene e chi va'

Abbiamo accompagnato Iris nell'ultima tappa del suo lungo viaggio, ci ha lasciato all'improvviso, rapida e decisa, come il suo carattere.
Cara Iris, grazie per il tempo, la gioia e l'amore che ci hai regalato.

E ricordati, io ci sarò. Ci sarò su nell’aria.
Allora ogni tanto, se mi vuoi parlare, mettiti da una parte,
chiudi gli occhi e cercami. Ci si parla.
Ma non nel linguaggio delle parole. Nel silenzio.
Tiziano Terzani, da “La fine è il mio inizio”


giovedì 12 maggio 2011

Benvenuto Gabriele

Siamo a Parigi, in attesa del volo che ci portera' a Genova, e siamo diventati nonni da pochi minuti. Auguri a Gabriele, e naturalmente a Liliana e Sergio, tutto bene, ma non abbiamo altri dettagli, mi pare 3,2 kg, e capelli scuri.

mercoledì 11 maggio 2011

Mercoledi 11 Maggio, si ritorna a casa

Oggi, inizia il rientro.
Questa mattina eravamo a Niagara Falls, dopo la colazione, alle sette con un taxi andiamo all'aeroporto di Buffalo, da qui in aereo fino al JFK di New York, qui mettiamo la valigia al deposito bagagli e con la metropolitana andiamo a Manhattan.
Il volo per Parigi parte verso le dieci di sera, cosi' abbiamo qualche ora da spendere e dobbiamo anche recuperare l'altra valigia che abbiamo lasciato in custodia.
Giriamo per Manhattan in cerca di qualche altra cosa da comprare, ma sono le solite cineserie.
Recuperiamo la valigia e riprendiamo la metro che in un'ora ci porta in aeroporto, la scheda della metro di Patrizia si smemorizza e regaliamo cinque dollari alla MTA.

Arriviamo a NYC


E' una bella giornata

Empire State Building visto da sotto


Come vi dicevo in un post precedente, negli USA i contrasti sono molto pronunciati, ma sicuramente a New York si manifestano in modo piu' evidente.

Venditore ambulante di Hot Dog


Un uomo sandwitch

ancora hot dog
Le aiuole del Rockfeller Center

E le persone piu' strane e di condizioni economiche piu' estreme




Recuperiamo la valigia e riprendiamo la metro che in un'ora ci porta in aeroporto, la scheda della metro di Patrizia si smemorizza e regaliamo cinque dollari alla MTA.

La metropolitana ha delle carrozze e delle stazioni molto vecchie, alcune con scale e senza ascensori. Nel sito della MTA puoi pianificare un percorso che includa gli ascensori, ma quando siamo arrivati alla stazione di Columbus Circle, l'ascensore era fuori uso, fortunatamente la valigia non e' molto grande.

Il popolo della metropolitana e' vario, ma ho visto pochi impiegati o colletti bianchi, riconoscibilissimi per le strade, tutti vestiti allo stesso modo tanto da sembrare una divisa.

Ci imbarchiamo regolarmente e il viaggio e' confortevole. Il giorno successivo arriviamo a Parigi, e poi da qui dopo qualche ora fino a Genova.

Arrivederci al prossimo viaggio.


martedì 10 maggio 2011

Martedi 10 Maggio, Niagara Falls da due stati

Oggi giornata fresca ma serena che e' cambiata nel tardo pomeriggio fino a regalarci poche goccie di pioggia, dopo la colazione, siamo andati a piedi, meno di un chilometro, fino al raibow bridge, e passato il ponte siamo entrati in Canada, dove siamo rimasti quasi tutto il giorno. Le cascate si vedono meglio dal lato canadese, mi aspettavo qualche cosa di piu' grandioso, ma, forse perche' le osservo dall'alto, oppure perche' ho bia' visto quelle di Iguazu.


Niagara Falls in USA e' smorto e semideserto, pochi esercizi aperti. La zona delle cascate e' gestita come un parco nazionale. Niagara Falls canadase e' invece piu' vivo, ci sono piu' turisti e alberghi, la strada principale assomiglia ad un parco dei divertimenti, una micro Las Vegas.




Foto dal Raibow Bridge, in primo piano le cascate lato USA, in fondo il lato canadese con le cascate a ferro di cavallo. Sulla sinistra quanto rimane di un ponte che e' crollato a causa del ghiaccio accumulato e trascinato sotto le cascate, adesso hanno costruito una barriera a monte.





La parte USA vista dal Canada


C'e' del vento che solleva e trascina verso il Canada il pulviscolo di acqua, a stare fuori ci si bagna

Ma per alcuni il bagnarsi non e' un problema

anche questa foto da dietro la vetrata


Queste sono le immagini della strada principale di Niagara Falls lato canadese





Nel tardo pomeriggio, ripassiamo dal Rainbow Bridge. Al rientro in USA, alla dogana, per passare abbiamo pagato 50 centesimi di dollaro USA a testa, c'era un tornello con gettoniera, il tassista poi mi dira' che quei soldi servono alla manutenzione delle strutture di confine di entrambi gli stati.





Turisti che andranno ad infilarsi sotto la cascata.


Questa e' una immagine del fiume prima della cascata sul lato USA, l'acqua scorre vorticosa.

Domani il rientro, un primo aereo da Buffalo a New York, qui dobbiamo recuperare una valigia, prima di ripartire per l'Europa alle 21:50.

lunedì 9 maggio 2011

Lunedi 9 Maggio, in viaggio verso le cascate

Ci alziamo per tempo, e dopo colazione chiamo un taxi che ci porti alla stazione degli autobus, ma e' l'ora di punta e il taxi tarda ad arrivare, cosi andiamo a piedi, dopo tutto sono solo due miglia.

In USA ho sempre viaggiato in aereo e auto, ho provato il treno ed ero curioso di vedere come si viaggia in autobus, cosi ho comprato i biglietti dall'Italia con la compagnia Greyhounds, che si affida ad altre compagnie locali per parte del percorso. Cambieremo l'autobus per cinque volte con varie compagnie, i trasbordi avverranno in orario, lasciandoci poco tempo per le soste idriche. Anche qui mi fanno lo sconto Senior, ma il prezzo e' lo stesso di quello di Patrizia, $63.- a testa.
Itinerario, da Washington DC a Niagara Falls (USA) passando da Harrisburg, Elmira, Rochester e Buffalo, per un totale di 485 miglia in poco meno di 14 ore.

Il trasporto via autobus e' sicuramente destinato a passeggeri economicamente meno abbienti, o a coloro inabili alla guida. La popolazione e' la piu' varia e colorata, alcuni viaggiano con il loro cuscino personale, altri con la borsa da lavoro o con la colazione.
Gli autisti sono sempre stati cortesi e le procedure di imbarco molto semplici, consegni il biglietto, sali e ti scegli il posto. Non ci sono fattorini e l'autista si occupa anche di far pagare il biglietto, se in dubbio, chiama con una ricetrasmittente l'ufficio e chiede, ma usa anche il telefonino.
Faremo poche fermate extra, oltre quelle programmate, per far scendere qualche passeggero.

Tranne il penultimo, gli autobus sono tutti abbastanza logori e non recenti. Sono un poco piu' lunghi dei nostri, forse 3 file di sedili in piu'. Quello della foto qui sotto ha anche la connessione WiFi gratuita.

Il viaggio in autobus mi consente di vedere meglio il paesaggio circostante, ma le fotografie ne soffrono.







Quando arriviamo a Buffalo, e poi all'arrivo a Niagara Falls, ci sono gli unici due controlli di documenti (esclusi i controlli all'aeroporto) da parte della polizia di frontiera.

Di Niagara Falls ne esistono due, uno in USA e uno in Canada.
Arriviamo a Niagara Falls (USA) dopo le 22, siamo in una strada semideserta, l'hotel dovrebbe essere a 500m, ma non si vede. Il giovane poliziotto, dopo aver controllato i documenti, ci conferma la direzione da prendere, cosi ci incamminiamo, per fortuna non piove. L'albergo era in effetti non molto lontano, ma aveva le insegne luminose sulla facciata opposta e gli siamo arrivati a ridosso prima di riconoscerlo. Tutto bene, ci confermano la prenotazione, e' tardi e andiamo a dormire.

domenica 8 maggio 2011

Domenica 8 Maggio, Washington DC

Dopo la colazione andiamo in centro con la metropolitana, non e' lontano, solo un paio di miglia. Compriamo un tour in autobus che fa diversi percorsi in citta', e che ci consente di salire e scendere quando vogliamo.
Washington, come San Francisco, e' una citta' che si puo' visitare bene in bicicletta. Qui e' tutto pianeggiante, a SF solo una piccola parte e' in salita, anche qui noleggiano le bici, ci sono parchi ombrosi, punti di ristoro e sopratutto toilette o meglio "Rest Rooms".

Washington e' disseminata di edifici govermativi, molti in stile neoclassico, i vicini parchi e gli
ampi spazi ne alleggeriscono la imponenza. Qui nessun edificio puo' superare l'altezza della cupola del senato. Abbiamo visitato il museo di storia naturale, il memoriale di Lincoln e la tomba di JF Kennedy, ma come per New York, rimangono ancora altre cose da vedere.

La sede del Senato

Atrio della stazione ferroviaria


Il portale del quartiere cinese


La Casa Bianca. Vicino all'albero che si intravede sulla sinistra, si scorge l'orto degli Obama. Noi l'orto lo facciamo dietro la casa, ma qui lo scopo principale non e' quello di provvedere ai vegetali di casa.



Le lapidi che ricordano i nomi dei caduti in Vietnam

Oggi anche qui e' la festa della mamma, alcuni fogli ricordano questo evento e in qualche modo cercano di condividerlo con chi non c'e' piu'


Il memoriale ad Abramo Lincoln, e la statua al suo interno.

Ricordo una frase detta da A.Lincoln, che si adatta alle persone che attualmente governano l'Italia.
" Potrete ingannare tutti per un po', Potrete ingannare qualcuno per sempre, Ma non potrete ingannare tutti per sempre."

Il cimitero monumentale, con le lapidi dei caduti nelle varie guerre
Alcune lapidi riportano nel lato posteriore il nome di un familiare o congiunto che condivide lo stesso palmo di terra.


La tomba dei Kennedy



Poco fuori citta', il Pentagono. La parte di edificio ricostruita dopo l'attentato dell'11 Settembre appare di colore leggermente piu' chiaro.
Qui dicono sia proibito fare fotografie, ma pochi rinunciano.

I soliti esagerati

Anche qui insistono per fotografarci, e non possiamo scontentarli.

Case nel quartiere non "governativo"


Domani ci aspetta un lungo trasferimento in autobus, da Washington DC a Niagara Falls, volevo vedere l'America anche da questo aspetto, e saranno 14 ore di viaggio lunghe, ma diverse dal solito, vedremo..

sabato 7 maggio 2011

Sabato 7 Maggio, da NYC a Washington DC

Buon Compleanno a Patrizia!

Questa mattina abbiamo lasciato New York in treno, e dopo due ore siamo arrivati a Washington DC. Un ottimo treno della Amtrak, veloce e silenzioso.
Giovedi, quando siamo andati alla Penn Station per fare il biglietto, abbiamo scelto sulla base degli orari, ma nel pieghevole della Amtrak non c'erano i prezzi. Al momento dell'acquisto ho chiesto di quel treno "Acela Express" e ci e' costato $299 in due (il bigliettaio, visti i nostri documenti, mi ha applicato lo sconto senior), probabilmente avrei speso meno in aereo.
Oggi mi viene in mente che da qualche parte avevo letto di un viaggiatore che consigliava di chiedere di un "Regional Train", piu' economico.

In ogni caso, e' stato un viaggio comodo e veloce. Abbiamo lasciato la valigia grande in deposito all'hotel, la riprenderemo al rientro.

Perche' si scrive NYC o Washington DC?
NYC e' la citta', mentre NY e' lo stato; cosi come Washington e' lo stato e DC vuole dire District Court. Ritengo che nel momento della decisione di dove avere la sede del governo USA molti stati abbiano avanzato candidature, cosi per non scontentare nessuno la citta' di Washington si trova in un territorio ristretto e limitato al perimetro cittadino e sobborghi.


A Washington abbiamo girato per le vie centrali, domani faremo un giro piu' ampio.




Al ristorante, traduco aggiustando "La vita e' ricca di imprevisti, magia prima il dessert"
" E' uno di quei giorni? Rilassati con un Margarita"

Qui in USA, molte cose si comprano (prevalentemente) con la carta di credito. La pompa della benzina ha il lettore incorporato, anche molti parchimetri accettano la carta, oggi ho acquistato il biglietto della metroplitana ($ 1,85) con la carta, ma e' sempre meglio avere in tasca un poco di contante, sopratutto per le mance.